Sulla questione del mega appalto per la gestione dei servizi agli anziani la Giunta Centoz ha espresso, se possibile, il peggio che potesse fare. E’ pur vero che non c’è limite al peggio, ma andare oltre a quanto ha fatto in queste ultime settimane è da nobel dell’incapacità amministrativa, del menefreghismo della prosopopea politica.
Con un atto di umiltà, qualità davvero rara in politica, l’assessore ai servizi sociali, Marco Sorbara, fulminato sulla piazza Deffeyes, dopo settimane di polemiche ha deciso di verificare se sussistino le condizioni per ritirare il bando che impedisce alle aziende valdostane di partecipare. Peggio ancora impedisce la partecipazione alle stesse cooperative che si sono aggiudicate i precedenti appalti e stanno gestendo i servizi con grande soddisfazione degli utenti.
Alla richiesta di Marco Sorbara e di tutto il gruppo unionista è partita l’operazione scaricabarile teso chiaramente a lasciare i cerino in mano a Marco Sobara che, se ha agito, come ha agito fino a prova contraria, in buona fede ha messo in mostra una grande dosa di ingenuità è improvvisazione. E di questo deve assumersi le responsabilità.
Prima Stella alpina e poi il Pd, il medesimo partito del Sindaco e del Presidente del Consiglio, hanno voluto chiamarsi fuori dalla questione che se non fosse grave sarebbe proprio comica.
La Stella Alpina ha sostenuto che “tutti gli indirizzi in merito a tale bando sono sempre stati proposti dall'assessore Sorbara e sostenuti per senso di collegialità dalla Giunta e dalla Maggioranza”, Ma ha aggiunto: “L'assessore stesso ha sempre sostenuto con forza la sua linea chiedendo addirittura alla Maggioranza di respingere le mozioni presentate nell'ultimo Consiglio Comunale che chiedevano il ritiro del bando”, E infine l’affondo. “I nostri rappresentanti in Giunta hanno preso atto di questo improvviso cambio di rotta che, se fosse almeno avvenuto per tempo, avrebbe evitato questi momenti di confusione e di imbarazzo, non solo a livello politico ma anche per i cittadini ed i lavoratori coinvolti.
Da lasciar basiti il comunicato del Pd dove si legge: “Sorprende e lascia perplessi l'atteggiamento altalenante dell'assessore ai servizi sociali che prima si è fatto paladino dell'appalto unico, difendendolo a spada tratta in tutte le sedi, ed oggi cerca cavilli burocratici per tornare indietro. Le possibilità di ritirare il bando discendono unicamente da nuove valutazioni dell'interesse pubblico; ad esempio maggiori trasferimenti dalla Regione, unica condizione che permetterebbe di salvaguardare tutte le posizioni lavorative, come auspicato dal gruppo comunale”. E peggio ancora quando scrive: “In un momento così delicato sarebbe auspicabile una maggiore linearità di comportamento da parte di tutti gli amministratori e la necessità di operare congiuntamente evitando continui strappi e fughe in avanti”.
Peggio dei bambini che giocano con il pallone in cortile e quando per un tiro sbilenco finisce in una finestra e rompe il vetro tutti scappano o danno la colpa all’ultimo che ha tirato.
Ma ha ragione l’ex sindaco di Aosta, Bruno Giordano, quando ha ricordato a tutti che nessuno del governo cittadino può chiamarsi fuori perché la Giunta è un organo collegiale e quindi le responsabilità sono condivise e nessuno può dire io mi occupo solo delle mie cose gli altri facciano quel che vogliono.
A meno che la giunta Centoz lavori a compartimenti stagni perché non è possibile pensare che ci sia chi decide sulla nostra vita di cittadini senza sapere cosa vota.