"Bella e forte è la materia delle pietre, ma ancora più bello e con un potere assai maggiore è il mistero che emana da loro"
Li Po (poeta cinese)
Le pietre ed i Minerale del biellese
Questi sono alcuni minerali presenti nella Provincia di Biella. Valle Cervo: Andradite - Cerussite - Covellite - Ferromolibdite - Hedenbergite - Molibdenite Powellite - Piromorfite - Scheelite – Wulfenite. Oropa - Pollone : Glaucofane - Quarzo – Rutilo.
Ematite M.Cervandone (Verbania) - Oro Fiume Elvo (Biella)
Rutilo Traduerivi (Pollone)Piromorfite Quittengo (Biella)
Nel territorio Triverese Sesserino sono diffusi filoni più o meno ricchi di Corindone Automorfo, un ossido di alluminio allocromatico di eccezionale durezza che in Valsessera si presenta nelle colorazioni rossicce-grigio-bluastro. Presumibilmente fino al periodo bellico, nei pressi del Ponte della Babbiera, tra l’Alpe Barbero e l’A. Musunchio esisteva l’unico giacimento-miniera conosciuto in Italia di questo minerale. (De Michele, V. (1974). Guida mineralogica d'Italia. Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2 vol.).
Oggi la miniera abbandonata è inagibile a causa del franamento di rocce sovrastanti e soprattutto a causa di allagamenti, tuttavia ritrovamenti di Corindone sono tutt’ora possibili entro le caratteristiche rocce alcaline che li ospitano: si tratta di pegmatiti che sono state studiate e rinvenute per la prima volta proprio in Valsessera e che hanno dato origine ad una nuova nomenclatura mineralogica: la “Sesseralite di Milosevich” dal nome del Geologo che l’ha rinvenuta e studiata insieme al collega Lawson, che ha a sua volta generato una ulteriore differenziazione rocciosa: la “Plumasite di Lawson”.
Il Corindone nella sua varietà gemmologica dà origine a pietre preziose quali Smeriglio, Rubino e Zaffiro, ma nel caso dei giacimenti Triveresi è presente in sistema cristallino trigonale privo di qualità gemmologiche, opaco, quindi detto armofane ospato adamantino e, grazie alla sua eccezionale durezza, veniva utilizzato come abrasivo. Di dubbia attendibilità, poiché non ancora ri-censite dopo che si sono perse le tracce, in epoche anteguerra, “sarebbero” state attive diverse miniere di minerali ferrosi (ferro-nickel) sui versanti Nord dei Monti Rubello (sponda destra del T. Sessera) tra la località Piancone-Frera ed il Ponte di Babbiera. Di certo in zona sono presenti antiche miniere abbandonate, alcuni anziani del posto riferiscono siano state attive per molto tempo.
Il Biellese risulta ricco di minerali, rocce e pietre di notevole importanza geologica e come ben sappiamo gli Ictimuli - o Vittimuli - che oltre duemila anni fa abitavano buona parte del Biellese, guidati e sfruttati dai Romani tra il II e il I secolo a.C., trasformarono la Bessa in una delle più grandi miniere d'oro a cielo aperto del mondo.
Pietre e Astrologia
Gli esperti, oltre ad attribuire ad ogni segno zodiacale un pietra che ne esalta le virtù, ritengono che anche il loro colore abbia un significato particolare. Fin dai tempi più antichi, i minerali venivano utilizzati per creare amuleti, portafortuna, oggetti vari a scopo ornamentale.
La scienza che studia le associazioni tra pietre, colori e segni zodiacali è antichissima e già i Caldei, gli Assiri e gli Egiziani parlavano di corrispondenze fra pietre e segni dello Zodiaco e i Faraoni e gli imperatori romani, si facevano consigliare dagli astrologi nella scelta delle pietre da indossare. La pietra giusta dovrebbe essere scelta in base al proprio carattere, alla personalità, al colore ed anche alle situazioni contingenti.
Generalmente chi è attratto:
- dall’acquamarina è introspettivo ed infonde calma.
- dall’agata è comunicativo, pratico, ed è capace di dare agli altri sicurezza.
- dall’ambra è di carattere dolce e sensibile, ma non ha ancora una personalità ben definita.
- dal diamante ama il lusso, la ricchezza, il potere·
- dalla giada è piuttosto pratico e sa superare facilmente le situazioni difficili.
- dal rubino possiede un discreto equilibrio psicofisico.
- dallo smeraldo tende alla introspezione e possiede buone capacità di analisi.
- dalla turchese ama la tranquillità e la calma.
Chi ha preferenza per:
- le pietre bianche. ha carattere intuitivo e creativo, ma è anche sognatore e un pò pigro
- le pietre gialle ha una personalità dinamica e spesso vuole imporre il proprio punto di vista agli altri
- le pietre verdi dà grande importanza all'armonia e ai sentimenti
- le pietre rosse ha un carattere forte e volitivo le pietre azzurre ama la serenità, è disponibile ma anche un pò ingenuo. Aspira ai grandi spazi e agli ideali elevati. - le pietre viola ha un carattere tranquillo, meditativo ed è portato all'introspezione.
- le pietre marroni ha un carattere ordinato e metodico. Teme di lasciarsi sopraffare dai sentimenti.
- le pietre nere possiede magnetismo e fascino e una personalità inquieta e un pò misteriosa.
Molti grandi personaggi storici, come Giuseppe Balsamo, un avventuriero italiano vissuto nel XVIII secolo, meglio noto come il “conte di Cagliostro” erano soliti indossare anelli “sintonizzati” con i segni dello zodiaco, che alternavano in base alla posizione degli astri. Le pietre (minerali, cristalli, gemme) sono strettamente collegate ai colori perché ne assorbono e ne riflettono le energie.
Il diaspro, l’agata, il rubino e la corniola, pietre di colore rosso, hanno la proprietà di infondere vitalità e benessere. I topazi, i quarzi citrini, le pietre gialle in genere sono utili per vincere la timidezza; infatti il giallo, colore del sole, infonde sicurezza ed energia. Il verde è il colore che mette in armonia con la natura e le pietre verdi come lo smeraldo, la malachite aiutano a ritrovare serenità mentre le pietre blu, come il lapislazzuli e la sodalite, stimolano le attività intellettive. Il colore turchese racchiude l’energia del giallo e la serenità del blu e le pietre di questo colore sono ideali per chi soffre di ansia e di depressione. Le pietre viola, e in particolare l’ametista, potenziano l’intuitività. Le pietre nere, come l’onice e l’ossidiana, infondono coraggio. Il quarzo rosa, portato come ciondolo al collo, in modo da toccare il chakra del cuore, aiuta a dare armonia a questo centro ma, tutte le pietre della famiglia dei quarzi, portate al collo conferiscono benessere perché purificano ed equilibrano i campi energetici del quarto chakra (il Cardiaco) e del quinto chakra (il Faringeo).
Dalla filosofia yoga la cristalloterapia ha assimilato il concetto di "chakra," le sette zone del nostro corpo dove si concentra l'energia.
Le pietre venivano associate ai pianeti in base al colore, basandosi sul fatto che, in astrologia, ogni segno ed ogni pianeta sono contraddistinti da un colore. Con la “crescita” dell’astrologia e basandosi sugli assiomi secondo cui “tutto è vivo” ed “ogni cosa partecipa al tutto”, l’uso delle pietre, in base ai principi dell’astrologia, mise in primo piano il loro impiego come amuleti e talismani, consigliando di indossarle incastonate in gioielli, anelli, pendenti, braccialetti, ecc.
Alcuni cabalisti cercarono di introdurre un’impronta metodica, logica e razionale all’interno delle loro speculazioni. Uno di essi, che raggiunse una notevole fama, fu Cornelio Agrippa (1486 – 1535), medico, filosofo, ed alchimista, fu incarcerato a Bruxelles per un anno perché accusato di praticare la magia. Una delle sue opere di cabala più importanti è “De occulta philosophia” (1510), dove svelava alcuni misteri delle arti esoteriche, inoltre, in una parte di quest’opera, enumera le relazioni tra le gemme e i Pianeti.
La cintura di Caterina De’ Medici
Caterina De’ Medici, regina di Francia che nel XVI secolo si fece la fama di “grande avvelenatrice” desiderosa di emulare Aronne, fratello di Mosè, si fece fare una cintura con incastonate dodici pietre, per assicurarsi un’efficace protezione per tutti i dodici mesi dell’anno così da neutralizzare qualsiasi influenza negativa. Nonostante sia stato scritto molto su questa cintura – gioiello, non si è mai scoperto quali realmente fossero le pietre incastonate, e questo mistero è uno dei più ardui da svelare tra quelli che circondano la storia della famiglia De’ Medici.
Il Quarzo di John Dee
Nel XVI secolo il grande matematico ed astronomo John Dee (1527 – 1608), studioso di alchimia e di astrologia, fu uno strenuo difensore della pratica cabalistica. Durante il regno di Edoardo VI e di Elisabetta I fu astrologo e medico di corte, divenendo in breve il “mago” personale della regina, per leggere il futuro usava un cristallo di Quarzo (oggi conservato al British Museum), fece diversi trattati di astrologia creando un’opera veramente eccezionale sulle conoscenze classiche dell’astrologia, la sua opera contiene un intero capitolo dedicato al rapporto tra Pianeti e gemme in relazione con lo Zodiaco e ai problemi causati da una posizione debole nella Casa natale dell’oroscopo di una persona.
Quale rapporto c’è fra i segni dello Zodiaco e pietre dotate di arcane virtù? Le corrispondenze che esistono fra uomini e pietre sono state messe in evidenza nei secoli scorsi nei cosiddetti "libri di pietra" (Lithica), fra i quali quello compilato da Teofrasto, filosofo greco, scolaro e successore di Aristotele.
Nella seguente tabella sono indicate le pietre più adatte ai vari segni e le pietre complementari che possono mitigare le asprezze e gli eccessi del proprio carattere.
PIETRE ZODIACALI E PIETRE COMPLEMENTARI
(vedi tabella a fine articolo)
Conclusioni
Pietre, Minerali e Cristalli costituiscano non solo un aspetto importante del nostro territorio e della nostra storia e cultura ma anche un “concetto” da rivedere sulla base della scienza antica e delle più recenti scoperte scientifiche, attraverso una riflessione filosofica sulla natura, equilibrando e valutando le concezioni antropologiche e le basi fisico-biologiche per una miglior comprensione effettiva. Gaio Plinio Secondo (Caius Plinius Secundus), conosciuto come Plinio il Vecchio scriveva:
Non vi è pietra che, oltre alla bellezza, non abbia qualche proprietà particolare
In questo articolo abbiamo preso coscienza del legame tra Astrologia e Pietre, delle loro proprietà e virtù, una volta considerate “magiche” e, della loro importante presenza nel territorio del biellese, ma come rispondiamo alla domanda primaria…..Cristalli, pietre e minerali...sono essere viventi? La risposta a questa domanda è nello studio e nella ricerca, seria e scientifica, delle meraviglie della Natura e, le poche righe che seguono, ne sono un esempio.
Tra i numerosi, affascinanti misteri della natura, uno tra i più incredibili è quello delle “Rocce Viventi” della Romania, a circa 35 km da Ramnicu Valcea, si trova una riserva naturale trasformata in un museo a cielo aperto, il Muzeul Trovantilor.La particolarità di queste pietre è che possono essere considerate “vive“, nel senso che quando entrano in contatto con l’acqua, sono capaci di riprodursi e di crescere, proprio come un essere vivente biologico. Dopo uno pioggia molto intensa, i trovants, partendo da strutture di 6-8 millimetri, possono arrivare a formare rocce fino a 6-10 metri di diametro.
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