Il caso emblematico del chiostro della Cattedrale serve per ricostruire la lenta affermazione dei principi di salvaguardia e conservazione nei confronti del patrimonio storico-monumentale e storico-artistico non solo ddi Aosta, ma dell'intera regione valdostana nel cruciale periodo tra il quarto e il settimo decennio dell’Ottocento.
E’ questo il percorso affrontato da Raul Dal Tio, medico e storico dall’arte, nello scrivere “I segreti del chiostro”, presentato martedì 20 settembre nel salone del Vescovado. “Con la pubblicazione di questo nuovo libro sul chiostro è come se andassimo a colmare il silenzio di tanti anni. – ha esordito l'assessore alla Cultura, Emily Rini. - Per molto tempo, infatti, l’unico chiostro noto e studiato in Valle d’Aosta è stato quello di Sant’Orso mentre alla Cattedrale si associavano altre opere d’arte e si è sempre parlato di questa chiesa come se un chiostro quasi non esistesse." “Questo ulteriore studio sul chiostro aostano, che diventa probabilmente il monumento a oggi indagato più nel dettaglio, risulta essere ancora una volta il punto di partenza per esaminare altri aspetti legati alla cattedrale di Aosta e non solo” ha detto la storica dell'arte, Viviana Vallet.
Non poteva mancare in questo volume di approfondimenti uno studio sulle vicende più recenti del chiostro, a partire dall’insanabile “ferita” inferta al complesso attraverso l’edificazione della cappella del Rosario negli anni 1861-‘63. Dal Tio sottolinea a giusto titolo l’incoerenza delle azioni condotte verso i monumenti del passato, sia a livello istituzionale che di sensibilità generale, la cui onda lunga avrà effetti devastanti sul territorio, come dimostrano ancora a fine secolo le distruzioni delle antiche chiese parrocchiali di Saint-Pierre e Brusson e i desolanti saccheggi di castelli e dimore nobili locali.
Un ultimo accenno sul ricco apparato iconografico che correda, come già il primo, questo secondo libro sul chiostro. Immagini di confronto, schemi e ricostruzioni a pagina intera, vecchie fotografie recuperate negli archivi, dettagli finissimi resi evidenti e ingranditi per una facile lettura: anche questo aspetto rende onore all'importante lavoro di analisi e riflessione condotto da Raul Dal Tio in tanti anni dedicati alla conoscenza di uno dei più importanti monumenti della città che continua ad attrarre e a svelarsi.




