Sono passati quasi dieci anni dall’edizione del primo volume sul chiostro della Cattedrale di Aosta all’interno della collana Documenti della Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali; con una nuova pubblicazione, edita in questi giorni, si chiude il cerchio attorno a un monumento che ha saputo lentamente svelare i suoi segreti, spesso davvero nascosti nelle fitte trame del tempo. Il volume, l’undicesimo della Collana Documenti della Soprintendenza per i beni e le attività culturali dal titolo: Il chiostro della cattedrale. Dal XV al XIX secolo, a cura di Raul Dal Tio, sarà presentato martedì 20 settembre alle 18 nel Salone del Vescovado di Aosta.
Il chiostro della cattedrale di Aosta, già oggetto di un importante monografia che ha visto la luce nel 2006, in seguito alle nuove indagini presentate in questo secondo volume apre inediti percorsi di studio e approfondimento in grado di ricostruire una fase cruciale dell’affascinante Quattrocento valdostano, periodo che va delineandosi sempre di più in quanto stagione particolarmente felice e creativa. Con questo ulteriore contributo il chiostro aostano diventa probabilmente il monumento medievale della città a oggi indagato più nel dettaglio, nodo emblematico per esaminare altri aspetti legati alla cattedrale di Aosta e non solo.
All’interno del volume vengono prese in considerazione questioni maggiormente legate alla storia dell’arte rispetto al precedente testo che poggiava su contenuti tecnici e operativi legati alle maestranze, oltre che su letture simboliche del complesso. In particolare, compaiono in questa sede saggi sulla scultura e sulla pittura del chiostro; la committenza del canonico Jean d’Ollomont lascia spazio a questioni di oreficeria e non manca un percorso storiografico sulle fasi di utilizzo museale del monumento alla fine dell’Ottocento.