Sarà un autunno di grande lavoro quello che attende alla ripresa il Consiglio Valle ed il suo presidente, Andrea Rosset. Se il referendum confermerà il progetto di riforma costituzionale, anche la Valle d'Aosta sarà chiamata ad adeguare il proprio ordinamento ai nuovi principi.
In ogni caso, ha detto Rosset in un’intervista ad Aostacronaca.it, sarà indispensabile e fondamentale avviare un dibattito sulla revisione dello Statuto speciale - che necessita di un ammodernamento - di cui la Presidenza del Consiglio deve farsi promotrice e coordinatrice. Si tratta di un momento molto delicato, che richiede una riflessione profonda ma anche coesione e decisioni condivise. La revisione dello Statuto speciale comporterà anche la revisione delle competenze e della composizione del Consiglio, con la riduzione dei Consiglieri, così come porterà ad elaborare una modifica della legge elettorale regionale.
Se l’autunno sarà caldo, l’estate che va finendo non lo è stata meno, per la Presidenza del Consiglio alla quale Andrea Rosset (foto) è stato eletto tre mesi fa. quella dell'L’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza, che è oggi rappresentato da sole forze politiche di maggioranza, è stata la prima ‘grana’ da affrontare. Rosset ha più volte ribadito che la prassi di lasciare un vice presidente ed un segretario all’opposizione non è una regola e nulla ha potuto fare contro la scelta della minoranza di non presentare candidati per l’Ufficio di Presidenza.
Il ruolo dell'Ufficio di Presidenza, occorre comunque ricordare, è più istituzionale che politico e non deve essere incentrato sul rapporto tra Consiglieri di maggioranza e di minoranza. E’ infatti chiamato a governare e a gestire le risorse, umane e finanziarie, dell'Assemblea: non può quindi essere ridotto a mero terreno di scontro politico.