- 18 agosto 2016, 09:30

TORNIAMO ALL'ANTICO E SARÀ UN PROGRESSO

TORNIAMO ALL'ANTICO E SARÀ UN PROGRESSO

In questi giorni mi è capitato di leggere una frase del grandissimo compositore musicale Giusepoe Verdi legata ad un evento di GiocAosta.

"Torniamo all'antico e sarà un progresso".

Il maestro sarà a GiocAosta, le cartoline che raccontano la sua presenza saranno poche e preziose, spiegano presentando un nuovo gioco sul mondo dell'Opera.

Ho pensato: interessante! L'autore del gioco, Simone Tansini, ha cercato di "svecchiare" il mondo del teatro, proponendo un nuovo approccio.

Riflettevo su quanto al giorno d'oggi si sia portati a non prendere minimamente in considerazione tutto ciò che ci sembra vecchio, tra cui un libro così "antico" come la Bibbia.

Una delle motivazioni è sicuramente il modo con cui questo libro è stato presentato nei secoli passati. Il messaggio che è passato è che abbiamo un Dio crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa attraverso comandamenti rigidi e una Parola che sembra chiuderci e limitarci.

Già la parola "comandamenti" non viene molto apprezzata, ma pensate che in ebraico "mattan torah" significa dono di insegnamenti.

Il popolo ebraico era in solitudine nel deserto, dopo essere fuggito dalla schiavitù egiziana durata 400 anni, Dio conosceva i loro bisogni e ha donato loro delle parole di insegnamento e istruzione per vivere al meglio. Forse siamo abituati a pensare che le parole d'amore siano soltanto quelle che ci compiacciono, in realtà chi ci ama veramente ci svela tutto ciò che è utile al nostro benessere.

«Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti, perché ti procureranno lunghi giorni, anni di vita e di prosperità.» Proverbi 3:1-2

Non dice: figlio mio devi ubbidirmi perché io sono il capo e tu devi fare quello che dico io, ma dice: figlio mio, io ti amo e voglio svelarti il segreto per una vita lunga e prospera.

La Bibbia è un insieme di parole d'amore che ci istruiscono sul modo migliore per affrontare  situazioni e problemi, alcune ci piaceranno immediatamente, altre potrebbero sortire in noi un'iniziale risentimento, ma nel lungo periodo ci renderemo conto che è sempre la scelta migliore che potevamo fare.

Se c'è una cosa, invece, che spesso scandisce le nostre scelte e i nostri orientamenti, questo è il senso di colpa, ma l'unico senso di colpa che dovremmo avere è dato solo ed esclusivamente dal rinunciare ad un dono così grande.

ceciliavestena@gmail.com

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