Un patrimonio monumentale che abbraccia dal Medio Evo all'Ottocento, formato da 22 manieri e 18 torri di avvistamento: è la Valle d'Aosta 'merlata', capace di offrire ai turisti esempi unici al mondo di antiche architetture militari difensive e di dimore per pochi, nobili eletti.
L'Amministrazione regionale ha investito tempo e denaro nella riqualificazione dei castelli, avviando progetto di recupero e creando, con l'iniziativa 'Chateaux Ouverts' veri e propri 'cantieri evento' visitabili in corso d'opera.
Da oggi, venerdì 5 agosto, ha aperto al pubblico per 23 giorni il cantiere del castello di Quart, maniero di cui è in corso un'importante intervento di ristrutturazione.
Dal 5 al 28 agosto sarà infatti possibile visitare la parte già restaurata della cappella, del mastio e le aree esterne del recinto fortificato.
Capisaldi del turismo storico-culturale sono anche quest'anno i castelli di Fénis, Issogne e Verrès - splendidamente conservati e considerati tra gli edifici più rappresentativi del Medio Evo in Valle. Torri e castelli sono disseminati su tutto il territorio della regione, e costituiscono un elemento caratteristco del paesaggio valdostano.
Un discorso a parte vale per il Forte di Bard, da dieci anni polo museale di rilevanza internazionale. Questa possente opera di sbarramento è un perfetto esempio di architettura militare sabauda e costituisce una delle più significative e imponenti fortificazioni ottocentesche delle Alpi.
Attualmente sono visitabili anche i castelli di Ussel, a Chatillon, di Sarriod de la Tour a Saint-Pierre, il castello di Sarre e il Castel Savoia di Gressoney.
Di maniero in maniero
Il castello di Fénis è uno dei massimi esempi dell'architettura militare e civile del Quattrocento. La struttura, estremamente complessa, è il risultato di svariati interventi, eseguiti principalmente dalla più importante famiglia nobile della Valle: gli Challant.
A Issogne, quello che dall'esterno appare come un mero palazzo antico, cela al suo interno una splendida dimora cortese, perfettamente conservata nel suo aspetto cinquecentesco. Il castello è costruito su di un sito abitato sin dall'epoca romana.
Alla sommità del picco roccioso che sovrasta il paese, si erge il castello 'monoblocco' di Verrès. Fu fatto costruire da Ibleto di Challant intorno al 1390 e per la mole imponente - un cubo di 30 m di lato - questo maniero doveva rispecchiare la potenza e il prestigio del suo costruttore, che nella sua carriera ricoprì incarichi prestigiosi al servizio di tre Conti di Savoia.
Il castello di Saint-Pierre
sovrasta da un'altura la vicina chiesa parrocchiale e ospita il Museo regionale di scienze naturali. Già citato in un documento del 1191, venne in seguito ceduto ai signori di Quart, quindi al duca di Savoia e alla famiglia Challant. Nel Seicento venne ampliato dalla famiglia Roncas.
Il castello di Ussel è considerato fra i primi esempi di castello monoblocco in Valle d'Aosta e si pone a metà strada fra i castelli più primitivi e la forma rigorosamente geometrica di Verrès. Venne eretto nel 1343 da Ebalo II di Challant, nipote di Ebalo Magno e fratello di Aimone, signore di Fénis.
Il castello di Sarre, di antiche origini, venne scelto dal re Vittorio Emanuele II come residenza per le sue battute di caccia in Valle d'Aosta. Trasformato dal figlio Umberto I, che fece realizzare il famoso "salone delle corna", fu frequentato con assiduità dai principi Umberto II e dalla consorte Maria José. Rimase residenza dei Savoia fino all'esilio.
L'ampia cinta muraria del castello di Cly, appartenuto a un ramo della famiglia Challant, occupa l'intera sommità di un'altura che domina la valle centrale a monte di Chambave, frequentata già in epoca protostorica. L'imponente donjon (datato 1027) è attorniato da una cappella romanica e da alcuni edifici abitativi, stalle e cantine.
Il castello di Aymavilles, all'imbocco della Valle di Cogne, è tra i più originali e interessanti della Valle. Terminati i restauri esterni e una prima fase di ricerche archeologiche, sono attualmente in corso ulteriori studi e delicati interventi interni. Documentato sin dal 1207, il maniero era costituito in origine da una torre primitiva a tre piani, circondata da una cinta di mura.
Sono in corso di restauro e sistemazione anche il primitivo castello di Chatel Argent che sovrasta il borgo di Villeneuve, e il castello Vallaise di Arnad, acquisito nel 2010 dall'Amministrazione regionale.
Fra i più antichi castelli della regione vi è la cosiddetta Tour de l'Archet di Morgex, risalente al 998. Attorno a questo torrione venne eretta una cinta merlata, progressivamente occupata da varie costruzioni, dando origine a una struttura molto articolata e suggestiva. La costruzione, recentemente restaurata, ospita la Fondazione Centro studi storico-letterari Natalino Sapegno.
Meritano una visita, per la loro testimonianzia storica suggestiva e quasi 'magica', i castelli valdostani di Saint Germain e Chenal a Montjovet, di Graines a Brusson, di Villa a Challant-Saint-Victor, Chatel Argent a Villeneuve, Montmayeur ad Avise, La Mothe di Arvier e Chatelard a La Salle.





