CULTURA - 05 agosto 2016, 09:30

Premonizione e Precognizione: pseudoscienze al confine con l’illusione o effettiva realtà? 2

Scarlett Johansson che interpreta Lucy di Luc Besson, ci ricorda che il nostro cervello ha sviluppato solo una piccolissima parte delle sue potenzialità rispetto all'homo sapiens.

Premonizione e Precognizione: pseudoscienze al confine con l’illusione o effettiva realtà? 2

Come si presenta una premonizione?

Della precognizione si sono occupati personaggi autorevolissimi, Platone la definiva la più nobile di tutte le arti e Cicerone credeva nei sogni profetici.

La precognizione non è affatto comune e sposa integralmente il concetto di “sensitività”. Uno dei più famosi sensitivi del secolo scorso è stato l'olandese Gerard Croiset (1909-1980): la sua carriera durò circa quarantacinque anni, durante i quali pare abbia risolto centinaia di fatti criminali e ritrovato centinaia di oggetti, tanto che fu spesso interpellato per risolvere casi di persone scomparse o, di omicidio, il tutto solo grazie ai suoi poteri paranormali.

Le testimonianze delle sue esperienze sono state raccontate nella sua biografia, scritta dal giornalista Harrison Pollack e validate “scientificamente” dal parapsicologo Wilhelm H. C. Tenhaeff. Croiset usava toccare e stringere oggetti appartenuti, ad esempio, alla vittima di un omicidio e riusciva a descrivere, spesso nei dettagli, la scena del delitto e il suo assassino.
Un giorno fu oggetto di un esperimento: condotto in un teatro, fu poi portato in una sala attigua, e gli fu chiesto di descrivere la persona che aveva preso il suo posto a sedere in sala. La descrizione, inutile dirlo, fu accurata anche nei dettagli. Ma Croiset utilizzava la precognizione anche per eventi del futuro e nonostante siano stati numerosi i suoi fallimenti, è altrettanto vero che le sue capacità extrasensoriali, sono state universalmente riconosciute.

Numerosi grandi profezie accompagnano la storia dell’uomo: da quelle del Ragno Nero a quella di Fatima. Le più precise e celebri, sono quelle di Nostradamus, che a 400 anni dallo loro pubblicazione continuano a destare interesse e sensazione. Famose precognizioni si trovano in testi letterari, notissimo il caso del Titanic, il transatlantico che nel 1912 affondò nell’Atlantico e la cui vicenda era stata esattamente descritta 14 anni prima, in un romanzo di Morgan Robertson.


La precognizione è un fenomeno che si presenta spesso spontaneamente, specie nel sogno, fino a generare vere e proprie visioni, una “sensazione” che informa la nostra anima che qualcosa sta per accadere, qualcosa che riguarda noi, o le persone prossime o con cui siamo in contatto. La visione è spesso molto precisa, ma non contiene indicazioni di luoghi o di date, il sensitivo è certo che si realizzerà, ma non sa né dove né quando.

Al grande interrogativo suscitato dalla precognizione, di come cioè essa si possa conciliare con la nostra libertà personale e il libero arbitrio, si può rispondere che una contraddizione esisterebbe solo nel caso in cui si supponesse una facoltà di proscopia universale, assolutamente perfetta. 

Nostradamus asseriva che certi individui, in particolari circostanze, hanno la facoltà di integrarsi all’eternità che abbraccia tutti i tempi e, per ispirazione divina, di predire l’avvenire, cosa possibile in quanto tutti gli avvenimenti passati, presenti e futuri, sono già presenti perché il tempo è una nozione umana, adatta alla costituzione materiale del nostro essere. Il tempo cioè non esisterebbe come tale e certe persone avrebbero il dono di poter vedere ciò che apparentemente è un futuro, ma che in realtà è un attimo e ci perviene attraverso diverse lunghezze d’onda. Oggi fra l’altro sappiamo che anche la fisica moderna sta studiando questa valutazione, che consente di pensare che siamo liberi e responsabili delle nostre azioni, anche se all’apparenza, potrebbe sembrare il contrario.

Conclusioni

Il sensitivo sarebbe in grado di perscrutare qualcosa che è scritto ma che deve ancora accadere, quella fetta di tempo che chiamiamo futuro e della quale misuriamo lo sviluppo biologico determinandone una divisione arbitraria. Come Nostradamus aveva già intuito,

il “tempo” non ha confini e, soprattutto, non esiste!

L’essere umano è legato alla concezione del tempo che passa e fluisce scandendo i ritmi della nostra vita, infatti diciamo che il tempo è passato perché il bambino diventa adolescente, poi adulto, infine anziano e, da quando era bambino a quando diventa anziano, il sole avrò compiuto un certo numero di rivoluzioni. In realtà è avvenuta una mera trasformazione biologica, ma l’istante è lo stesso. E’ come se tutti gli eventi fossero collocati temporalmente e, ipoteticamente, sulla punta di un ago. Il sensitivo quindi è in grado di catturare con il suo terzo occhio quella parte che noi chiamiamo futuro e che, invece, è collocata esattamente insieme ad altri eventi, su quella punta di ago.
Nella moderna fisica teoretica, la teoria della relatività ha già indicato la necessità di un certo disimpegno dalla rigida nozione originale del tempo newtoniano. Diventa quindi necessario modificare il concetto basilare circa la misurazione del continuum spazio-temporale nel senso che la nostra concezione del tempo, non collima necessariamente con il fluire perpetuo ed uniforme, di tutti i processi dell’Universo.

A questo proposito, interessante è citare la congettura di un fisico russo, K.V. Nikolsky, il quale sosteneva la possibilità che in qualche parte dell’Universo il tempo possa anche fluire in direzione opposta.

Non pretendo di dare una spiegazione alla precognizione ma sicuramente essa rappresenta un problema complesso che la moderna ricerca scientifica sta tentando di comprendere e dirimere. Alla stregua dei grandi esploratori come Cristoforo Colombo o Vasco da Gama, stiamo partendo per tentare di esplorare e comprendere un territorio ancora oscuro e misterioso, la mente umana e con le sue straordinarie potenzialità, superando i confini della superstizione per approdare a nuovi orizzonti, grazie all’ausilio delle conoscenze che l’odierna tecnologia ci mette a disposizione. Forse tra non molto saremo in grado di provare che il subconscio, il libero arbitrio, gli algoritmi e la precognizione appartengono ad un unico insieme e che s’intrecciano tra di loro in una simbiosi scientifica, di cui probabilmente, alcuni grandi precursori del passato, come il profeta e veggente Nostradamus, avevano già tracciato le coordinate astrali spazio-temporali.

Per ulteriori approfondimenti e curiosità visitate il blog di Platone: www.astrologiadiplatone.com

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