Il titolo della mostra che sarà ospitata da venerdì prossimo10 giugno al Mar-Museo Archeologico Regionale, “Enrico Baj. L'Invasione degli ultracorpi” cita la celebre pellicola diretta da Don Siegel nel 1956, e rimanda a un elemento costante nel pensiero di Baj: l’ultracorpo, una creatura antropoide capace di spaziare da un microcosmo cellulare a un macrocosmo extra-terrestre.
L’esposizione, dal taglio inedito, intende rendere omaggio al celebre artista ed intellettuale, figura di spicco nel dibattito artistico del Novecento. La mostra, a cura di Chiara Gatti, con la collaborazione di Roberta Cerini Baj e della Fondazione Marconi di Milano, presenta al pubblico una selezione di circa cinquanta tra le opere più significative di Enrico Baj: pitture, collage, meccani, oggetti tridimensionali tra cui la monumentale installazione Apocalisse, realizzata nel 1979 con teli e sagome in legno, arricchita negli anni successivi da nuovi elementi scenografici che ne mettono in luce l’aspetto teatrale. Il percorso espositivo è, inoltre, arricchito da materiale didattico e da contributi video-documentari.
Enrico Baj (1924-2003) nasce a Milano, frequenta l’Accademia di Brera e contemporaneamente consegue la laurea in legge. Nel 1951 fonda il Movimento Nucleare e partecipa ai movimenti d’avanguardia italiani e internazionali con mostre, pubblicazioni e manifesti. In oltre cinquant’anni di attività, Baj non ha mai cessato di rinnovarsi, sia nelle scelte tematiche, sia nelle tecniche pittoriche e incisorie. Impegnato contro la violenza e l’aggressività del potere, l’artista ha voluto rappresentare le paure dell’uomo dopo Hiroshima con i “quadri nucleari” e con le immagini dei “generali” e delle parate militari.
Enrico Baj è stato anche scrittore e critico: autore di libri, ha ideato e curato numerosi manifesti e collaborato a molte riviste e giornali.
L’inaugurazione della mostra sarà venerdì 10 giugno alle 18.