Dopo le indagini della Procura di Aosta, che lo accusa di svariati reati tributari, un'altra tegola giudiziaria si abbatte su Marco Oreste Bianchi Milella, 68 anni, figlio di Maria Angiolillo, conosciuta come la 'regina' dei salotti romani.
Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Campobasso nei giorni scorsi gli ha notificato un accertamento per presunta evasione fiscale di circa sei milioni di euro, oltre interessi e sanzioni.
La contestazione fiscale, per Irpef evasa nel 2010, è legata alla vicenda del 'Tesoro Angiolillo' nella quale Bianchi Milella è imputato a Roma per appropriazione indebita aggravata di una collezione di gioielli da 100 milioni, sottratta ai legittimi eredi. Prima di trasferirsi nel 2011 a Montecarlo, Bianchi Milellla era residente a Pré-Saint-Didier: per questo l'Agenzia delle entrate di Aosta gli ha contestato oltre 15 milioni tra imposte non versate, sanzioni e interessi.
A fare scattare le indagini era stata la denuncia dell'avvocato Luigi Iosa, sottoscritta nel dicembre 2014 dal suo assistito, Luigi Angiolillo, erede del senatore Renato Angiolillo, fondatore ed editore del giornale "Il Tempo" di Roma.
Lo scorso autunno il pm di Aosta Pasquale Longarini ha concluso, con l'invio dell'avviso di garanzia, le indagini preliminari per reati tributari dichiarativi (omessa e infedele dichiarazione dei redditi) a carico di Bianchi Milella.
La madre dell'indagato, Maria Girani, era la seconda moglie del senatore Renato Angiolillo: alla morte dell'editore, nel 1973, divenne usufruttuaria della milionaria collezione di gioielli del marito, con l'obbligo di restituirla ai tre figli del senatore, unici eredi legittimi, una volta passata a miglior vita. Ciononostante, quando Maria Angiolillo morì nel 2009, la collezione di gioielli, stimata per difetto oltre 100 milioni di euro, sparì nel nulla.
Di qui l'inchiesta della Procura di Campobasso aperta nel 2010, ora trasferita per competenza territoriale a Roma, che vede imputato Marco Oreste Bianchi Milella per appropriazione indebita aggravata dei gioielli di proprietà del senatore Angiolillo. Gli oltre 15 milioni di euro che - per il momento - l'Agenzia delle entrate di Aosta gli contesterebbe, riguarderebbero redditi sottratti al fisco.
Quando era residente in Italia, con domicilio fiscale a Pré-Saint-Didier, non avrebbe infatti inserito nelle relative dichiarazioni dei redditi il valore dei gioielli, sottratti agli eredi del senatore Angiolillo, nonché i proventi milionari della loro vendita.
Le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Aosta.