ATTUALITÀ POLITICA - 12 marzo 2016, 19:18

Etienne Andrione: “In Valle un sistema tirannico che va abbattuto”

Etienne Andrione

Etienne Andrione

Se qualcuno si aspettava che Etienne Andrione, capogruppo Uvp in Consiglio comunale ad Aosta, nella conferenza stampa convocata il pomeriggio di sabato 12 marzo parlasse di Calgacus e dell’articolo da lui firmato con questo pseudonimo nel quale muoveva feroci attacchi al suo movimento, è rimasto deluso. “Non parlerò dell’articolo – ha esordito Etienne Andrione davanti ai giornalisti – perché  su questo fatto c’è un’iniziativa legale della quale aspetto serenamente l’evolversi.”

 “Vi dirò invece – ha proseguito – quanto avrei detto al congresso dell’Uvp al quale non sono andato perché, stante l’iniziativa giudiziaria in corso, avrei rovinato l’assise a coloro che vi sono andati per parlare di politica.” “Nell’Uvp – ha continuato il suo j’accuse Andrione – non si parla di politica; nella situazione di gravissima crisi in cui versa la Valle d’Aosta dobbiamo usare un linguaggio di verità, non è possibile continuare a vivere di giochetti di corridoio.”  

L’epoca, ormai finita, delle grandi risorse derivanti dall’Iva di importazione e dai trasferimenti sostitutivi di questa ha deformato la politica e portato ad una regressione sotrto il profilo democratico. “Il sistema Valle d’Aosta – ha detto Etienne Andrione – non funzionava già quando c’erano i soldi, figuriamoci oggi.” “Si sono aperti cantieri – ha detto riferendosi ad aeroporto ed area megalitica -senza finire i lavori, solo per soddisfare delle clientele.”

Poi un discorso che da uno che si chiama Andrione non ci si aspetterebbe. “Ci rifiutiamo di capire che la Valle d’Aosta non è più quella dei nostri nonni e dei nostri padri. Ci attacchiamo a miti e nostalgie di quando tutto andava bene. L’autonomia è il paradosso di un popolo libero formato per la maggior parte da schiavi, un paradosso sul quale si sono costruite fortune politiche e fortune tout court.”

Andrione ne ha avute anche per il bilinguismo. “La Valle d’Aosta sarà la patria di quelli che la abitano ma questa patria sarà fatta in italiano, che deve diventare la lingua del patriottismo valdostano.” Per uscire da questo stato di cose, per Etienne Andrione, l’unico sistema è “abbattere la tirannia”, dire basta al voto controllabile con le tre preferenze e dare ampio spazio alla democrazia diretta, come è stato fatto con il referendum sul pirogassificatore.

Quanto al suo futuro politico, Andrione è stato chiaro: “Se nell’Uvp vinceranno quelli che vogliono parlare di politica e confrontarsi resterò; in ogni caso non abbandonerò la politica, sempre all’opposizione di questo sistema.”

agostino borio

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