Quando il regista americano del film Avengers ha visitato piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, ad Aosta, l'ha trovata perfetta per girare alcune importanti scene. Il set doveva essere “un'area urbana degradata e desolante, come certe cittadine dell'Europa dell'Est durante la guerra serbo-croata”.
Questo la dice lunga sulle caratteristiche turistiche e di decoro urbano dell'area cittadina dove sorge quello che dovrebbe rappresentare un polmone commerciale fondamentale per lo sviluppo economico di Aosta.
“Noi resistiamo, con tanta fatica e spirito di sacrificio. Ma fa male al cuore assistere alla morte del mercato coperto di Aosta”. Parlavano con tono rassegnato, pochi mesi fa, i titolari della Macelleria Valdigne, la fioraia Immacolata Tripodi e Rita, l'esercente del banco di formaggi. Sono i 'commercianti resistenti' del mercato coperto Les Halles in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto ad Aosta.
I 'resistenti' del marché couvert
Tutte le mattine, prima delle 8, alzano le saracinesche dei loro negozi, alla sera le richiudono e fanno i conti in cassa: “C'è da piangere– commentano – noi ce la mettiamo tutta ma la carenza di attrattive del marché couvert e il degrado della zona allontanano i clienti, e sia chiaro che se noi ci ostiniamo a tenere aperte le nostre attività commerciali all'interno del mercato è per rispetto del nostro lavoro, non certo per i soldi, che ogni giorno sono sempre di meno”. Altri, invece, la maggior parte degli esercenti autorizzati a Les Halles, non hanno resistito all'abbandono progressivo della clientela e nell'arco di due anni hanno chiuso i battenti.
“Per non parlare del mercato agricolo al primo piano del mercato – affermano i 'resistenti' – ormai è una landa desolata, una terra di nessuno. E dire che nelle intenzioni dei sostenitori di Campagna Amica doveva costituire il rilancio dell'economia delle piccole aziende agro-pastorali valdostane: oggi è tanto se un giorno alla settimana scende da una vallata un anziano con due cassette di insalata, che poi magari dopo due ore se ne riparte senza aver venduto nulla”.
Abbandonati dalle istituzioni
“Il problema è che il Comune di Aosta, proprietario della struttura, ci ha abbandonati - spiegano gli esercenti – da quando la crisi economica ha raggiunto anche la Valle, nel 2009, sapendo di essere in una zona decentrata e bisognosa di rilancio abbiamo sollecitato l'Amministrazione ad avviare iniziative di riqualificazione del mercato coperto, per le quali abbiamo dato la nostra disponibilità alla piena collaborazione. Invece l'area di Les Halles non è mai stata coinvolta in nessuna manifestazione o evento di richiamo turistico: Per le fiere invernali ed estive di Sant'Orso si organizzano mense e iniziative ovunque in città, ma noi nonostante l'abbondanza di spazio disponibile è come non esistessimo; lo stesso vale per altre manifestazioni come il Festival degli Artisti di strada abbinato a Commercianti in Festa, il Festival Les Mots che dura più due settimane o i tornei di calcetto in piazza Chanoux che a luglio riempiono la città per quattro giorni. Perchè non coinvolgere anche noi?”.
Nei mesi scorsi la vicesindaco, Antonella Marcoz, ha sospeso la concessione di licenze per occupare spazi al mercato coperto annunciando di voler avviare quanto prima un piano di recupero e riqualificazione dell'area Les Halles. “Per ora queste sono rimaste parole alle quali non sono seguiti fatti concreti – sostengono gli esercenti del mercato coperto – o meglio: i negozi abbandonati restano vuoti, ma di passi verso la riqualificazione dell'area non ne abbiamo visti. Noi siamo disponibili a qualunque confronto e collaborazione, ma aspettiamo un cenno del Comune”.