VIABILITÀ E MOBILITÀ - 11 febbraio 2016, 05:00

Possibile il collegamento pedonale Aosta centro-funivia Pila

Nel Luglio 1986 la stazione di Aosta ospito’ un evento enorme per l’epoca ed oggi irripetibile ospitando un’infinita’ di mezzi sia FS che non e tutti funzionanti, si fecero molti treni a vapore, magari un po’ non fedeli alla realta’, e soprattutto una passerella di tutti i mezzi in movimento lungo la stazione in mezzo alla folla, oggi impensabile: ne cito solo alcuni: vapore: 422, 625, 685-Diesel 341, 342, 343, 345, 445-Elettrici: 626, 633, FNM-ferrovie minerarie di Cogne- Aln 663, 668, 772, 990 (tratto da lnx.informatica80.it)

Nel Luglio 1986 la stazione di Aosta ospito’ un evento enorme per l’epoca ed oggi irripetibile ospitando un’infinita’ di mezzi sia FS che non e tutti funzionanti, si fecero molti treni a vapore, magari un po’ non fedeli alla realta’, e soprattutto una passerella di tutti i mezzi in movimento lungo la stazione in mezzo alla folla, oggi impensabile: ne cito solo alcuni: vapore: 422, 625, 685-Diesel 341, 342, 343, 345, 445-Elettrici: 626, 633, FNM-ferrovie minerarie di Cogne- Aln 663, 668, 772, 990 (tratto da lnx.informatica80.it)

Non tutti i mali vengono per nuocere se anche le cose negative si guardano con l'occhio della positività. Con la chiusura della tratta Aosta-Pré Saint Didier è tornata di grande attualità l'idea che l'assessore comunale di Aosta, Delio Donzel, ha lanciato nel 2011 per collegare un collegamento pedonale, con una spesa assolutamente bassa, il centro di Aosta con la funivia Aosta-Pila ed il centro commerciale Gros Cidac.

Specie di questi tempi si vedono tanti sciatori che si incamminano dal centro Aosta verso il sottopasso, o via Voison, per non dire di coloro che scavalcano la cinta ferroviaria per abbreviare il percorso che devono compiere per raggiungere la cabinovia.

All'epoca, Donzel (nella foto) disse che il problema si potrebbe risolvere realizzando un passaggio pedonale a ovest della stazione, ma forse la soluzione è troppo semplice e per questo poco interessante.

All'epoca dei fatti, infatti, c'era chi progettava di realizzare una sorta di metropolitana. Donzel, invece, con la sua idea, pensava alla realizzazione del passaggio a livello nei pressi di quello che un tempo era lo scalo merci, già allora totalmente in disuso e abbandonato, quindi già fornito di scale e rampe di accesso.

Ora che è chiusa la tratta Aosta-Pres Saint Didier, 'l'Uovo di Donzel' diventa grande attualità e fattibilità.

Potrebbe essere una sorta di indennizzo agli aostani da parte di Ferrovie Italiane che lentamente, ma inesorabilmente, stanno abbandonando la Valle d'Aosta.

Il collegamento non creerebbe infatti disagi al traffico ferroviario in quanto sul tratto interessato non transitano più treni. La realizzazione di un passaggio regolato da tornelli per evitare il transito di moto e motorini, rimedierebbe, in parte, all'insulsa idea di chi decise di abbattere l'antica passerella utilizzata dagli operai della Cogne per recarsi in stabilimento.

Percorrendo circa 150 metri si può raggiungere a piedi il terminal autobus e la stazione ferroviaria, mentre percorrendo 250 metri si arriva in piazza Emilio Chanoux o in via Croix de Ville. Un collegamento, insomma, che favorirebbe il minor utilizzo delle auto. Di più, con la realizzazione del nuovo parcheggio il collegamento pedonale sarebbe davvero utile perché evita il disagio del sottopasso a chi ha problemi di deambulazione o deve trasportare valige, borse e quant'altro.

Che ne pensa la Giunta municipale di Aosta?

p.m.

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