Il nuovo dormitorio è stato realizzato nello spazio di una vecchia stalla situata proprio accanto al rifugio,anch’esso recuperato da un antico alpeggio. La struttura costruita ex-novo è suddivisa su due piani di 130 mq ciascuno, per un totale di superficie coinvolta pari a 260 mq. Il primo piano è stato realizzato secondo le norme necessarie per garantire l’accesso anche a portatori di handicap visto che il rifugio fa parte di un circuito montano molto frequentato da alpinisti e turisti.
«Per la parte strutturale del dormitorio sono state impiegate all’interno le lastre in gesso fibra da 25 mm, inusuale per le costruzioni di quell’area» spiega sempre Giovanni Capri «mentre per l’interno abbiamo scelto i pannelli Aquapanel Knauf Outdoor da 12,5 mm, soluzione ideale per proteggere l’involucro e coibentare al meglio le pareti abbattendo gli effetti dell’escursione termica e delle complesse condizioni climatiche in alta quota».
La pavimentazione dei due piani è stata realizzata in legno e, nella difficile scelta dei materiali da accostare, BigMat Capri Edilizia ha proposto in modo innovativo l’uso dei materiali a secco. La scelta è stata dettata dall’esigenza di utilizzare il più possibile materiali senz’acqua poiché per ogni mc d’impasto di materiale cementizio vengono di norma utilizzati dai 170 ai 250 litri di acqua che devono evaporare all’interno della struttura lignea provocando potenzialmente problemi quali muffe, condense, ecc., e che sarebbe stato inoltre logisticamente difficile fornire in modo continuativo a quell’altitudine.
«Abbiamo risolto il problema con una soluzione che potrebbe essere benissimo applicata in altri progetti in altura. Tutti i materiali hanno risposto egregiamente in fase di applicazione e abbiamo portato qualche novità in una zona non abituata a questi metodi costruttivi, come ad esempio l’uso del premiscelato per sottofondi leggeri e isolanti BigCem Classic BigMat by Laterlite, applicato nella zona cantina e nel locale tecnico, materiale idoneo per la veloce asciugatura, la leggerezza e la buona resa» spiega ancora Giovanni Capri.
La rapidità delle tempistiche di lavoro, data dalla scelta di costruire a secco e dai trasporti via elicottero che hanno consentito di evitare i tempi morti, ha permesso di completare i lavori in soli 80 giorni, in pochi mesi l’edificio è stato messo a tetto e rivestito.
Il tetto isolato è in legno lamellare con falso puntone, tra i materiali anche fibra di legno e alluminio prefabbricato, la copertura è stata eseguita con alluminio Prefa Prefalz color grigio chiaro, con posa in doppia aggraffatura che garantisce un effetto estetico piacevole e una resa alle intemperie maggiore rispetto alla tradizionale pietra valdostana applicata sui tetti a lose, scelta dettata soprattutto dalla più longeva durevolezza alle intemperie e dalla leggerezza nel trasporto in altura dove è difficile reperire materiale lapideo.
Per la fase di progettazione la proprietà si è affidata al geometra Matteo Pascal e a Vallestrona Energy House di Biella, che si occupa di progettazioni integrali in Valle d’Aosta con una particolare attenzione agli aspetti del risparmio energetico e all’ottimizzazione delle risorse
soprattutto in contesti che coinvolgono interventi in alta montagna.
Il gestore del rifugio Renzino Cosson e l’impresa hanno progettato insieme il nuovo spazio avvalendosi poi della preziosa consulenza di BigMat Capri Edilizia, fondamentale per un confronto sui materiali da impiegare in una realizzazione particolare come questa.
L’intervento è stato pensato per coniugare da un lato la tradizione costruttiva della Valle d’Aosta (con l’uso preponderante del legno), e dall’altro l’esigenza di un cuore ligneo ben coibentato grazie all’impiego di uno stile costruttivo idoneo alla logistica dell’ambiente in cui si colloca il rifugio, ovvero il sistema a secco.