Sarà la Corte dei conti ad accertare se vi sono responsabilità di dirigenti municipali per la multa di oltre 5.000 euro che il Comune di Aosta è stato condannato definitivamente a pagare per avere permesso l’installazione di messaggi pubblicitari nelle rotonde.
E' quanto ha deciso la quarta commissione consiliare comunale, presieduta da Antonio Crea (Pd), riunitasi mercoledì 9 dicembre con all’ordine del giorno “riconoscimento debito fuori bilancio - sentenza prot 56937/2015 del giudice di pace di Aosta del 25 settembre 2015 (causa n. 97/2011)”. Si tratta di una sentenza di condanna a pagare una contravvenzione elevata dalla Polizia stradale, per una pubblicità collocata dal Comune in una rotonda alcuni anni fa. Il codice stradale vieta infatti di piazzare, lungo le strade, insegne, cartelli, manifesti, impianti di pubblicità o propaganda.
“La multa deve essere pagata – spiega Crea – ma se vi è stato errore da parte del funzionario è giusto che i cittadini siano risarciti e che il danno sia sanato da chi l'ha commesso. Per questo chiederemo all'Amministrazione comunale di inoltrare gli atti del procedimento alla procura della Corte dei conti”.
Carola Carpinello (L'Altra VdA), ha commentato che il Comune prende una multa per aver violato una norma nazionale che non poteva non conoscere, e così si buttano i soldi dalla finestra.
Ha rincarato la dose Etienne Andrione, secondo cui l'Amministrazione comunale ha rimediato una figuraccia con la polizia.
Laconico l'assessore Carlo Marzi, chiamato in Commissione per spiegare l'accaduto e motivare il debito fuori bilancio; ha sottolineato che per ora si può solo prendere atto della multa, che deve essere pagata, poi potranno essere chiarite eventuali responsabilità.