“Boicottiamo la fabbrica che licenzia prima di Natale 51 persone e mette in miseria 51 famiglie dopo aver beneficiato degli aiuti della Regione e del Comune di Verres”.
Parte da Facebook, con questo messaggio postato in queste ore su diversi profili, l'invito a boicottare i prodotti della Lavazza Spa, che pochi giorni fa ha annunciato la chiusura definitiva, entro tre mesi, dello stabilimento di Verres, produttivo ma, evidentemente, non più gradito al cda della società. Centinaia di profili han già condiviso la proposta; la protesta di estende a macchia d'olio.
Verres chiede aiuto
Nella sera di giovedì 3 dicembre, convocato dal sindaco Alessandro Giovenzi (nella foto), il Consiglio comunale di Verres si è riunito in assemblea straordinaria per discutere la questione.
“I verreziesi e la popolazione dei paesi limitrofi sono letteralmente sotto shock – hanno affermato i consiglieri del gruppo 'Verrès per tutti' – e noi siamo qui attoniti a prendere atto dell’ennesima drammatica situazione che colpisce la Bassa Valle. La Lavazza, storica e solida azienda familiare piemontese, dimentica il suo carattere sociale a favore del business estremo”.
Per la minoranza consiliare di Verres “un’azienda che percorre il welfare aziendale che investe nella formazione per la crescita professionale e che sostiene la responsabilità sociale non può annunciare ai lavoratori del suo stabilimento periferico che chiuderà i battenti nel giro di tre mes”.
Sabina Thoux (foto in basso) ha ribadito che “la Lavazza è stata accolta a braccia e portafogli aperti, che si è insediata nel nostro territorio 26 anni fa, che è stata sostentamento per tante famiglie valdostane, supportata in molte delle sue fasi aziendali attraverso sostegni finanziari e non può permettersi di prendere una decisione di questo rilevo unilateralmente, senza subire delle conseguenze”.
E poi: “Ancora una volta Verrès è toccato dalla chiusura di una importante azienda nazionale. Prima la Verrès SpA poi la Rivoira ora la Lavazza. Il comparto industriale valdostano perde un’importante azienda e ulteriori 51 posti di lavoro. E’ certo che una verifica politica su questa situazione va fatta, analizzando puntualmente le vicende relative al mancato ampliamento dello stabilimento nel 2008”: Arriva poi la 'stoccata' al Governo regionale: “Dal quadro disastroso che si delinea per la Valle d'Aosta si evince che ancora una volta sono mancate una mirata programmazione delle attività, adeguate strategie di sviluppo e di supporto al tessuto industriale e un attento monitoraggio sulle aziende presenti sul territorio”.
Il gruppo 'Verrès per tutti' assicura impegno “affinché all’interno dell’amministrazione comunale vengano messe in atto tutte le procedure e attività necessarie per supportare i contribuenti verreziesi colpiti da quest’evento, che si trovano a dover fronteggiare comunque impegni fiscali e contributivi”.
Il Consiglio comunale ha poi approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale esprime solidarietà ai lavoratori dello stabilimento ma soprattutto si impegna a sensibilizzare l’Amministrazione regionale “ad attivarsi per cercare nuove soluzioni e piani strategici volti a garantire opportunità lavorative nel nostro territorio, al fine di tenere viva la tradizione industriale che ha da sempre caratterizzato Verres”.
Consiglio Valle risponde, 'faremo tutto il possibile'
E la questione ha ovviamente tenuto banco anche in Consiglio Valle, impegnato da lunedì a giovedì con le leggi di Bilancio. Ieri sera, dopo l'approvazione del documento finanziario, l'Assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegna la Giunta regionale e soprattutto l'assessore alle Attività produttive, Raimondo Donzel, ad attivarsi per un immediato confronto con i vertici aziendali.
“L'atteggiamento della proprietà della Lavazza non è stato consono ad una società di tale livello – ha affermato il Presidente della Giunta, Augusto Rollandin – è un comportamento scorretto che ci ha lasciato perplessi, è stato del tutto inatteso”.
L'assessore alle attività produttive, Raimondo Donzel, ha sottolineato: “La Giunta regionale non ha alcuna responsabilità in questa drammatica vicenda, anzi, ha più volte tentato di rilanciare l'accordo del 2008. I lavoratori si sono sempre dimostrati esemplari e professionalmente qualificati, i sindacati hanno svolto efficacemente il loro lavoro con grande apertura al dialogo costruttivo come attestano gli accordi, mentre va condannato l'atteggiamento della Lavazza, che ha assunto freddamente e cinicamente una decisione manageriale, cancellando con un colpo di spugna vent'anni di relazioni positive con la comunità valdostana”.





