FEDE E RELIGIONI - 04 novembre 2015, 00:02

Oggi mercoledì 4 ottobre saint Charle Borromée

È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene. (Madre Teresa di Calcutta)

Oggi mercoledì 4 ottobre saint Charle Borromée

Agenda del Vescovo
Mercoledì 4 novembre
Vescovado - mattino
Udienze

Oratorio di La Salle - ore 20.30
Incontro con i Parroci e gli operatori di pastorale giovanile della Zona 1

Venerdì 6 novembre
Vescovado - mattino
Udienze

Vescovado - ore 15.45
Incontro con i cresimandi di Valpelline, Bionaz, Oyace e Ollomont

Sabato 7 novembre
Parrocchia di Fenis - ore 17.00
S. Messa per il saluto a don Colmar e l'accoglienza di don Albertinelli (nuovo Parroco)
e di don Bizindavyi (Vicario parrocchiale)

•Le Messager Valdôtain ricorda saint Charle Borromée

•San Carlo Borromeo Vescovo

 

Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un'Accademia secondo l'uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant'Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all'interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un'opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentato. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Morì a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584.

•Il sole sorge alle 7,06 e tramonta alle ore 17,09. Buona giornata.

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