M.Cervino - 01 agosto 2015, 19:57

MONTAGNA: Cinquant'anni fa nasceva a Cervinia la Maison des Guides

MONTAGNA: Cinquant'anni fa nasceva a Cervinia la Maison des Guides

Nel 1965, in occasione del Centenario della Conquista della Gran Becca, fu Guido Monzino a volere La casa delle Guide. Nata come punto di incontro di tutti gli alpinisti del mondo. Qui vi era la sede dell'Ufficio Guide, una foresteria, un bar, l'azienda di soggiorno, e il Club Amici del Cervino. Il Club era il punto di incontro per tutti gli alpinisti che negli anni avevano scalato la vetta del Cervino.

Guido Monzino, nobile discendente di una grande famiglia milanese, si innamorò della conca della conca del Breuil già negli anni 50 quando, per la prima volta, soggiornò a Cervinia in casa Compagnoni.

Qui conobbe Jean Pellissier e Jea Bich due guide del Breuil. L'amore per questa montagna fu tale che scelse il Breuil al posto di Courmayeur, dove la famiglia Monziono vi soggiornava da anni. Progettò con le guide una prima spedizione: attraversare tutta la catena delle Grandes Murailles, il Cervino e il Monte Rosa in continua salita, superando tutti i 4000 senza riacquistare il fondovalle.

Il progetto si realizzo nel luglio del I956 dopo 21 giorni di attraversata con 15 guide e portatori della Valtournenche. Da allora, Guido Monzino, fu il coordinatore e l'organizzatore di oltre 20 spedizioni nel mondo toccando tutti i continenti, dall'Africa, all'Himalaya, alla Groenlandia, al Polo Nord (1971) per concludere con la prima scalata italiana all'Everest (1973) dove Mirko Minuzzo e Rinaldo Carrel vinsero, primi italiani, gli 8.830 mt. della  montagna. Dietro di loro un altra cordata di Alpini: il Capitano dei carabinieri Innamorati, e i marescialli degli alpini De Benedetti, Tamagno, Epis.

A seguito di questa gloriosa impresa Guido Monzino decise di donare la "Casa Delle Guide" a Mirko Minuzzo mentre il "Posta Lina" di Valtournenche (un albergo divenuto il simbolo delle guide della valle e di proprietà di Monzino n.d.r.) all'Esercito Italiano in segno della sua riconoscenza per ciò che il Corpo Alpini di Aosta aveva dato nella spedizione alla più alta cima del globo.

Oggi la "Maison des Guides" rivive le sue glorie come meta del mondo alpinistico internazionale. 

marco pellissier

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