Escludendo un'aggravante, la Corte di Appello di Torino ha dimezzato le condanne ai due giovani aostani, Alessandro Cadeddu e Francesco Grauso, che il 3 dicembre 2011 investirono, uccidendolo, un bimbo di 7 anni.
Cadeddu e Grauso si trovavano a Torino per acquistare eroina; attraversarono in auto corso Peschiera a forte velocità, travolgendo sulle strisce pedonali il piccolo Alessandro Sgrò, che morì sul colpo e i suoi genitori, che rimasero entrambi feriti (il papà resto in coma diversi mesi).
Nell'udienza di ieri, lunedì 20 luglio, i giudici hanno eliminato l'aggravante della guida sotto effetto di stupefacenti, emessa nella condanna di primo grado; la pena inflitta a Francesco Grauso è passata da 9 anni e 6 mesi a 5 anni e 4 mesi, mentre quella ad Alessandro Cadeddu, che guidava l'auto, da 10 anni e 8 mesi è scesa a 5 anni, 9 mesi e 10 giorni. Dopo l'incidente Cadeddu non si fermò e i due aostani andarono ad acquistare la droga da un fornitore, poi tornarono ad Aosta. Furono arrestati solo un mese e mezzo dopo dalla polizia municipale di Torino.
La vettura, ancora ammaccata, era stata ritrovata nascosta nel garage di Grauso. I due giovani da anni hanno smesso di consumare droga e stanno intraprendendo un percorso di rieducazione e riabilitazione che, stando agli assistenti sociali, sta ottenendo ottimi risultati.