L’appuntamento è uno di quelli da non perdere perché si parlerà di uno dei flagelli più temuti al mondo: l’ebola. L’appuntamento per mercoledì 8 luglio alle ore 21 presso l'auditorium del Villair di Quart si svolgerà una serata dal titolo "Esperienza di un medico e di un'infermiera valdostani in Sierra Leone, a contatto con Ebola".
Alla serata interverranno il dottor Vito Privitera e l'infermiera Solange Fichet che hanno prestato assistenza alle popolazioni distrutte dal virus Ebola. Il dibattito sarà moderato da Giovanni Barocco, sindaco di Quart e parteciperanno Claudia Soudaz, presidente del collegio Ipasvi di Aosta e dal gruppo Emergency di Aosta.
La malattia da virus Ebola (Evd), in passato nota come febbre emorragica da virus Ebola – spiega il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica - è una malattia grave e spesso fatale per l’uomo.
L’introduzione del virus Ebola in comunità umane avviene attraverso il contatto con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di animali infetti. In Africa è stata documentata l’infezione a seguito di contatto con scimpanzé, gorilla, pipistrelli della frutta (Pteropodidae), scimmie, antilopi e porcospini trovati malati o morti nella foresta pluviale (Fonte Oms).
La trasmissione avviene per contatto interumano diretto con organi, sangue e altri fluidi biologici (es saliva, urina, vomito) di soggetti infetti (vivi o morti) e indiretto con ambienti contaminati da tali fluidi. La trasmissione per via sessuale può verificarsi fino a 7 settimane dopo la guarigione a causa della prolungata permanenza del virus nello sperma.
Il contagio è più frequente tra familiari e conviventi, per l’elevata probabilità di contatti. In Africa, dove si sono verificate le epidemie più gravi, le cerimonie di sepoltura e il diretto contatto con il cadavere dei defunti hanno probabilmente avuto un ruolo non trascurabile nella diffusione della malattia.





