Una dotta lezione del Direttore del Celva, Patrick Therisod, che ha spiegato alla platea il particolarismo del Sistema degli enti locali valdostani, ha aperto i lavori dell'assemblea del Consiglio permanente degli enti locali valdostani-Celva Cpel che si è svolta oggi, martedì 30 giugno, alla Pepinière di Aosta.
Alla prima riunione dopo le elezioni comunali del 10 maggio scorso si è visto – e non visto – di tutto un po'. Otto sindaci assenti, due arrivati in pantaloncini da spiaggia; il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, seduto in decima fila, un vicepresidente designato, Ronny Borbey (Chavensod) che invece ha scelto di sedersi in ultima; gli amministratori 'dissidenti' a pigiare i tasti dei cellulari per scambiare informazioni con l'esterno.
Il parlamentino dei sindaci ha eletto a maggioranza, 67 voti favorevoli e otto astensioni, il nuovo presidente, Franco Manes, sindaco di Doues. L'assemblea ha dimostrato di avere una rappresentanza che fa riferimento alla minoranza in Consiglio regionale molto inferiore alle aspettative. (Nella foto accanto, il sindaco di Saint-Pierre, Paolo Lavy, in tenuta da spiaggia).
Assenze eccellenti e gara di look
Otto sindaci hanno disertato l'Assemblea, come ad esempio la prima cittadina di Courmayeur, Fabrizia Derriard, che una settimana fa ha inaugurato la funivia Skyway insieme al premier Renzi: non sarà che per lei l'assemblea del Celva è cosa ormai troppo provinciale?E poi Elida Baravex (Nus), Mauro Lucianaz (Arvier), Giorgio Munari (Ayas), Alex Micheletto (Hone), Laura Cossard (Rhèmes Saint-Georges) e Deborah Camaschella (Valtournenche).
E se alcuni uomini hanno indossato i bermuda, ha scelto un abito giallo e nero versione Ape Maya il sindaco di Jovençan, Vally Lucianaz (nella foto sotto) seduta accanto alla e competente informatica Enrica Zublena, sindaco di Saint-Marcel. Defilato il sindaco di Aosta, che è rimasto seduto a metà sala e non ha mai preso la parola; distante dalle prime file, ma forse per scelta 'strategica' il neo vicepresidente del Celva-Cpel e sindaco di Charvensod, Ronny Borbey, mentre i vecchi 'padroni di casa' erano tutti accomodati nelle prime poltrone: Giulio Grosjacques, sindaco di Brusson, Riccardo Bieller (Pré-Saint-Didiér), Jean Barocco (Quart), Giuseppe 'Pino' Dupont (Valsavarenche) e Speranza Girod, sindaco di Fontainemore.
Confronto a viso aperto
“Il confronto talvolta può essere aspro, ma noi non siamo in contrapposizione con la Regione, bensì parte integrante del sistema regionale degli enti locali”: in questa frase, contenuta nel suo discorso di investitura, è racchiuso il programma di Franco Manes.
Le ostilità sono state invece aperte da un intervento chiaro e critico di Tamara Lanaro, sindaco di Chatillon, che ha sollevato obiezioni su questioni civilistiche. Poco dopo il sindaco di La Salle, Loris Salice - e con lui i colleghi di Saint-Vincent, Chatillon, Champorcher, Doues, Fénis, Gignod e Torgnon - ha contestato le modalità di elezione di Manes, candidato unico alla presidenza già indicato dai sindaci Uv, proponendo il voto a scrutinio segreto, proposta che è stata bocciata, anche se il presidente provvisorio dell'Assemblea, Mario Borgio, sindaco di Saint-Vincent, ha sottolineato che “si può prendere atto della 'mono candidatura' e accettarla per quello che è, ma non si può definire questo sistema di scelta e di elezione il più democratico possibile. Democrazia è altra cosa”.
Borgio ha auspicato che in futuro “le decisioni vengano prese con il coinvolgimento, anche critico, di tutti i 74 sindaci valdostani”.Di marca opposta ma di peso, l'intervento di Riccardo Bieller, sindaco di Pré-Saint-Didiér, che ha dato una 'lezione di stile' ai colleghi più giovani e di fatto ha diretto i lavori dell'assemblea verso il risultato scontato: la proposta di Salice è stata bocciata dal voto di 67 sindaci valdostani, a scrutinio palese. “Il nostro ruolo - ha proseguito il neo presidente del Cpel-Celva dopo essersi insediato alla guida dell'Assemblea - è quello di essere una spalla attiva, di proposta e anche,quando sarà il caso, di critica”. Ha inoltre aggiunto: “Metto a disposizione dell’assemblea la mia esperienza amministrativa e il mio impegno, ma avrò bisogno del supporto di tutti i sindaci.” Un contesto in cui il Celva “dovrà continuare a supportare e sostenere i nostri enti locali in un momento di grande cambiamento”.
Chi è Franco Manes
Franco Manes, 52 anni, architetto libero professionista, è nell’amministrazione comunale di Doues dal 1990. Eletto sindaco per la prima volta nel 2010, è stato membro nel corso della legislatura 2010/2015 del Comitato esecutivo del Cpel, in qualità di Responsabile del dipartimento 6 'Pianificazione e urbanistica'.Come responsabile politico ha promosso il lancio e lo sviluppo di 'Fines modulistica', il servizio del Celva che favorisce la standardizzazione delle procedure di presentazione e gestione delle pratiche in tutta la Valle d’Aosta, attraverso l’unificazione della modulistica.
La 'nuova mappa' degli enti locali valdostani
Con le eccezioni di Arnad, Ayas, Courmayeur, Gaby, Issime e Valsavarenche, sono stati 68 su 74 i Comuni che hanno rinnovato i Consigli comunali alle elezioni amministrative del 10 maggio scorso, confermando 37 sindaci, mentre sono 31 i nuovi primi cittadini valdostani. Il membro anziano dell’Assemblea del Cpel è il sindaco di Saint-Vincent, Mario Borgio, 72 anni. Il rappresentante più giovane è il sindaco di Verrès, Alessandro Giovenzi, 26 anni il prossimo ottobre. Le donne sindaco che siedono in assemblea sono 13, pari al 17% del totale: un valore più alto rispetto alla media nazionale, che è del 13%.
La prossima Assemblea del Consiglio permanente degli enti locali si terrà martedì prossimo, 7 luglio. In quell’occasione saranno annunciate anche le deleghe politiche assegnate ai singoli membri del Comitato esecutivo.




