“Il comune valorizza, privilegia e favorisce la libera partecipazione popolare all’attività dell’ente; garantisce e promuove forme associative, al fine di assicurarne il buon andamento, la democraticità, l’imparzialità e la trasparenza, incentivandone l’accesso alle strutture ed ai servizi dell'ente”. E’ presupposto sul quale poggia la richiesta, formulata con una mozione, dal gruppo di minoranza Pollein nel Cuore per consentire l’uso delle telecamere per le riprese video sia da parte degli organi d’informazione.
La mozione è stata respinta dalla maggioranza. Il sindaco, per evitare problemi ha richiesto un parere circostanziato al Garante per la protezione dei dati personali. “Nel caso in cui il Garante andasse nella direzione di dare sufficienti garanzie verso un'apertura alle riprese video – ha detto il sindaco, Angelo Filippini – non avremo certo problemi, ma come Assemblea dovremo approvare una delibera che regolamenti il tutto, per garantire trasparenza, rispettando però al contempo la riservatezza dei dati, come previsto dalla normativa in materia”.
Da parte loro i consiglieri di minoranza ribadiscono che “le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche e che tutti gli argomenti trattati, con l’esclusione di quelli eventualmente a porte chiuse, sono di interesse pubblico”. Di più, Enrico Romagnoli sottolinea che “lo Statuto comunale al comma 4 dell’art. 2 richiama tra i principi fondamentali dell’effettivo esercizio dei diritti dei cittadini, della loro partecipazione alla gestione degli affari pubblici” e individua tra le finalità del Comune “la piena attuazione della partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche ed amministrative degli enti locali, della regione e dello stato”.





