“Sul dramma dei profughi che cercano rifugio in Italia dobbiamo tutti fare qualcosa di più”. E' quanto si legge nella 'nota di riflessione' del Consiglio pastorale diocesano valdostano e diffusa oggi sul sito della Diocesi di Aosta. La riflessione, voluta dal Vescovo di Aosta, Franco Lovignana, “si sviluppa su tre livelli, culturale, sociale e politico”.
Innanzitutto evidenzia come “una cultura sempre più incentrata sul benessere dell’individuo rischi di far perdere il valore umano ed evangelico dell’accoglienza del forestiero e dell’aiuto a chi si trova in necessità, pur così radicato un tempo fra la nostra gente”. Il Consiglio invita tutti “a cogliere le situazioni sociali problematiche non come fastidiosi incidenti di percorso ma come richiami che interpellano la coscienza civica e occasioni per unire le forze nella ricerca di soluzioni condivise”.
“Di fonte all’emergenza rappresentata dai tanti profughi che arrivano in Italia – si legge nella nota - la solidarietà richiesta è duplice: verso coloro che fuggono da situazioni di guerra e di miseria e verso le comunità italiane coinvolte nell’accoglienza”. Il Consiglio chiede che “anche la nostra Valle provi a fare qualcosa di più, ricordando quanto già viene fatto nel rispetto della dignità delle persone accolte. In questo senso viene espressa gratitudine agli operatori, alla caritas, alle due cooperative sociali e alle istituzioni regionali impegnate in quest’opera”.
Il Consiglio diocesano “si impegna a verificare la possibilità di crescere di qualche unità la capacità di accoglienza ora messa in campo dalla caritas e chiede alle comunità parrocchiali di concordare con la caritas qualche occasione di incontro con i profughi attualmente accolti per favorire il superamento della diffidenza e dell’indifferenza che spesso nascono dalla non conoscenza delle persone e delle situazioni”.
Infine si chiede che i problemi legati alle migrazioni “trovino adeguate risposte legislative nel nostro paese e che le istituzioni europee e mondiali ricerchino soluzioni per fermare all’origine quella che si presenta sempre più come una tratta di persone umane, agendo sulle cause e non solo sugli effetti”. Il Consiglio pastorale diocesano è un istituto previsto dal Codice di diritto canonico, chiamato a esprimere concretamente l'attività teorico-pratica della Chiesa e a permettere quindi la partecipazione dei fedeli, che attraverso il proprio sacerdozio battesimale partecipano allo svolgimento e alla programmazione della vita pastorale.





