Alle ore 21 di venerdì 20 marzo si è svolta un’importante riunione sul futuro dei licei della media e bassa Valle d’Aosta. L’incontro, organizzato presso il salone “Les Murasses” a Verrès, ha evidenziato le problematiche a cui va incontro da diversi anni l’Istituzione Scolastica Binel Viglino. Il polo liceale, articolato sulle sedi di Pont-Saint-Martin e Saint-Vincent, per quel che concerne il Liceo Scientifico, e Verrès, per quel che riguarda il Liceo Linguistico e delle Scienze Sociali, presenta alcune gravi criticità, che sono state esposte da alcuni insegnanti dell’Istituzione.
Le maggiori criticità sono legate al numero minimo di iscritti necessario per l’attivazione della classe prima, fissato in 20 unità. Secondo gli insegnanti questa cifra non tiene conto del bacino di utenza e finisce per equiparare la bassa Valle ad Aosta. La distribuzione degli indirizzi didattici su più sedi distaccate, inoltre, ha portato ad una gestione difficoltosa delle risorse umane ed economiche. Infine, è stato sottolineato che il Binel Viglino non ha alcuna continuità dirigenziale, poiché dal 2004/2005 in avanti si sono succeduti ben 6 dirigenti in 10 anni, impedendo la formazione di qualsiasi progetto didattico-formativo su lungo periodo.
La soluzione proposta è stata l’apertura di un unico polo liceale dove accogliere gli studenti, situato a Verrès. La creazione di una sede baricentrica potrebbe dare vita a un progetto su lungo periodo per la formazione di quegli alunni che scelgono il percorso liceale e che risiedono in media e bassa Valle. In tale senso, Verrès sarebbe la meta ideale sia per la sua favorevole posizione geografica, a metà strada tra le principali valli laterali della Regione, sia per i servizi di ristorazione già presenti. Gli insegnanti hanno anche sottolineato la necessità di attivare sistematicamente le classi miste, che fissano il numero minimo di alunni in 10, in modo da evitare la mancata attivazione della classe prima.
Gli insegnanti presenti hanno voluto rimarcare l’eccellenza della formazione prodotta dall’Istituzione Binel Viglino, affermando che la mancanza di un’offerta liceale per la bassa Valle sarebbe letale sul piano culturale e professionale degli studenti. A suffragio di questa tesi, sono stati presi in esame i dati della Fondazione Agnelli, consultabili sul portale Eudiscopio, che analizzano i dati degli studenti diplomati una volta iscritti all’università. In base all’indice FGA, parametro che unisce la media dei voti e i crediti universitari in una scala che da 0 a 100, il Binel Viglino ha riportato un lusinghiero 92,95/100, valore che testimonia l’eccellenza dell’Istituzione a livello nazionale.
Durante l’incontro sono interventi per chiarimenti l’Assessore all’Istruzione Emily Rini e il neo Sovrintendente agli studi Fabrizio Gentile. La prima ha dichiarato che la questione dell’istruzione è primaria al Palazzo regionale e che: «È stato attivato un iter per una serie di incontri sul territorio, che vedrà un coinvolgimento diretto della V Commissione del Consiglio Regionale [che tra le varie competenze in seno ha anche l’istruzione e il diritto allo studio, ndr]». Per evitare la dispersione scolastica Rini ha evidenziato che è necessario: «Potenziare l’orientamento alle scuole, collegandolo con una solida stabilità dei corsi».
Il Sovrintendente agli studi Fabrizio Gentile si è, invece, addentrato su dettagli più tecnici, evidenziando le problematiche emerse in caso di classe miste e la distribuzione degli insegnanti appartenenti a diverse classi di concorso. In ogni caso, ha sottolineato Gentile: «Credo che nessuno abbia messo in dubbio la permanenza di un liceo in bassa Valle». Sulla discussione si è, infine, fatto sentire il consigliere Cinque Stelle Stefano Ferrero, che ha animatamente sentenziato: «Quando sento parlare di soldi all’istruzione che mancano m’incavolo. Non bisogna tagliare sulla cultura e sull’insegnamento, come sulla sanità. Bisogna calendarizzare gli impegni e i programmi stabiliti mese per mese e poi affrontarli con attenzione, senza trascurare sempre il problema come purtroppo capita».