ECONOMIA - 18 febbraio 2015, 15:43

CARROZZERIE: Preoccupazione in Valle per risarcimenti assicurazioni

Francesco Iannizzi

Francesco Iannizzi

I Carrozzieri di Rete Amica Carrozzeria della Valle d’Aosta informano gli automobilisti che è loro pieno diritto rivolgersi al loro carrozziere di fiducia per la riparazione della propria auto. Spesso, infatti, alcune compagnie assicurative tendono a indirizzare i loro assicurati verso carrozzerie convenzionate con loro, omettendo di informare che tali prassi non è obbligatoria e che, in caso di sinistro stradale, sono comunque liberi di scegliere a quale carrozzeria rivolgersi per la riparazione.

E' determinata la presa di posizione di Rete Amica Carrozzeria della Valle d’Aosta. Il messaggio che pubblichiamo compare sul sito dell'organizzazione che aderisce a Confcommercio VdA.

Le carrozzerie: Alpina, Brucculeri, Chavanne, Dessimone, Garage 76, Lys, Milano, Negretto, Nettuno, Nuova Autostar, Nuova Carrozzeria Aosta, Padovani, Pangallo, Papillon, Pila, Pisano, Refinish-Car, Saint Christophe, Scarfò & Gullone, Symbol, Tadiello, Tunnel, Valdostana, Viscariello hanno lanciato l'offensiva mediatica contro le nuove ipotesi formulate in materia di risarcimento danni contenute nel decreto “Destinazione Italia”. (nella foto il direttivo di Rete Amica Carrozzeria VdA)

Il provvedimento, spiega Francesco Iannizzi, presidente Rete Amica Carrozzeria della Valle d’Aosta che ne chiede la modifica prevede " il risarcimento in forma specifica, riparazioni presso le carrozzerie convenzionate, e il divieto di cessione - alla carrozzeria o ad altri soggetti - del credito derivante dal risarcimento".

Per Ianizzi "c'é chi vuole intervenire non solo su tariffe di mano d’opera e materiali, ma anche sul costo o fornitura dei ricambi".

Insomma, alle assicurazioni non va giù di dover pagare risarcimenti a chi non fa parte delle reti fiduciarie, ma questo piaccia o no, è libero mercato.

Nel decreto legge 'CrescItalia' varato il 24 gennaio dal Governo c'è una norma che limita la libertà dei cittadini e altera la concorrenza nel mercato delle riparazioni di auto.

Il comma 2 dell'articolo 29 del Decreto liberalizzazioni stabilisce infatti: "In alternativa ai risarcimenti per equivalente, è facoltà delle compagnie offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In questo caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore ai due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30 per cento".

Significa che, in caso di incidente automobilistico, i cittadini possono scegliere il risarcimento 'in forma specifica', vale a dire far riparare gratuitamente il veicolo dalle officine di carrozzeria convenzionate con l'assicurazione. Oppure possono optare per il risarcimento 'per equivalente' che consiste nel rimborso del danno dalla propria compagnia di assicurazione per poi far riparare l'auto dal proprio carrozziere di fiducia. Ma, in questo secondo caso, devono rinunciare al 30% del risarcimento dovuto dall'assicurazione.

"In pratica - aggiunge Iannizzi - gli automobilisti non sarebbero più liberi di farsi riparare l'auto da chi vogliono e non sarebbero più liberi di scegliere di essere risarciti in denaro, perché in entrambi i casi perderebbero il 30% dell'importo del risarcimento".

Insomma, in un colpo solo, si penalizzano sia i consumatori, sia le oltre 40 carrozzerie valdostane, sia i circa 150 addetti.

p.m.

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