Persino l'ufficio di presidenza nazionale di 'Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie' aveva chiesto le dimissioni del Presidente della Regione Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, quando venne indagato per abuso di ufficio, assieme ad altre sei persone, nell'inchiesta sull'ampliamento del nuovo ospedale regionale.
''Se ci sono ombre sul suo operato -scrissein una nota del giugno 2013 - riteniamo che sia giusto e necessario che faccia un passo indietro''.
L'8 luglio 2013, oramai lontano per chi finge di dimenticare, in occasione del dibattito sull'elezione della Giunta ci sono state tante analoghe richieste attraverso un ordine del giorno che è stato respinto.
Per memo riassumo così la sintesi degli interventi. Il Consigliere Alberto Bertin (Alpe), "... Considerato che è stato notificato al Presidente uscente Rollandin un avviso di garanzia riguardante il filone dell'inchiesta sulla realizzazione del nuovo parcheggio pluripiano dell'ospedale regionale, noi crediamo fondamentale, in questo particolare momento, che il Consiglio regionale ribadisca l'opportunità che i Consiglieri implicati in indagini riconducibili direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata di stampo mafioso non assumano alcun incarico nella Giunta regionale".
Il Consigliere Stefano Ferrero (M5S), "nessuno vuole fare giustizia o emettere delle sentenze prima che la Magistratura lo faccia. Si tratta solamente di dare un segnale che la popolazione attende e che deve sgombrare il campo da ogni sospetto sulle persone che sono candidate a governare. La disinvoltura con la quale la maggioranza sottovaluta il fenomeno lascia sgomenti. Ci sarebbe bisogno di un cambiamento culturale, che trova una resistenza tra i banchi di chi vuole governare e che prova che questo segnale verso il cambiamento non è stato colto".
Il Capogruppo del PD-Sinistra VdA, Raimondo Donzel "... Il nostro atteggiamento è precauzionale, non emettiamo sentenze: chi è implicato in vicende del genere dovrebbe fare un passo indietro, agli incarichi esecutivi, per evitare di attirare l'attenzione della stampa nazionale, con gravi danni all'immagine istituzionale, turistica e commerciale della Valle d'Aosta".
Il Consigliere Vincenzo Grosjean (Uvp) "...Il nostro gruppo auspica che le forze politiche impegnate nella composizione del prossimo governo regionale abbiano la sensibilità e l'accortezza politica di valutare attentamente nell'attribuire incarichi di governo o istituzionali".
Il 28 novembre 2014 la Procura di Aosta ha chiesto il rinvio, a vario titolo (per aver utilizzato soldi pubblici per spese non pertinente all'attività politica del gruppo), tra gli altri, per il PdSinistraVdA: Raimondo Donzel e Carmela Fontana; per Alpe: Alberto Chatrian, Patrizia Morelli e Chantal Certan all'epoca dei fatti segretario di Alpe.
Per dirla alla Stefano Ferrero nessuno vuole fare giustizia o emettere delle sentenze prima che la Magistratura lo faccia. Si tratta solamente di dare un segnale che la popolazione attende e che deve sgombrare il campo da ogni sospetto sulle persone che sono candidate a governare. La disinvoltura con la quale la maggioranza sottovaluta il fenomeno lascia sgomenti. Ci sarebbe bisogno di un cambiamento culturale, che trova una resistenza tra i banchi di chi vuole governare e che prova che questo segnale verso il cambiamento non è stato colto.
E allora mi da qualcuno la richiesta di un passo indietro di chi nel 2013 invocava amministratori al di sopra di ogni sospetto.
Certo è diverso tra l'assumere incarichi di Governo e dimettersi da Consigliere. Ma chi all'epoca ha votato a favore di un ordine del giorno mirato ad evitare l'elezione di Rollandin alla presidenza del Governo, oggi se è coerente dovrebbe annunciare che, fino a che la giustizia non avrà completato il suo percorso, rinuncia a stipendio e diaria e non partecipa al voto in aula.
Insomma dovrebbero fare il consigliere regionale volontario senza compensi e senza rimborsi spese. Darebbero così un segno di cambiamento culturale. Diversamente rimangono dei double face.
P.S. Per dovere di cronaca pubblico l'articolo correlato relativo alla chiusura dell'inchiesta sule spese pazze del gruppi.





