Egregio Redattore,
Le scrivo a seguito della segnalazione del nostro concittadino residente in Italia che navigando su internet ha rintracciato la notizia pubblicata sul quotidiano on line della regione Autonoma di Valle d’Aosta riguardante la lodevole iniziativa di consegna delle Medaglie d’Onore ai deportati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale.
http://www.valledaostaglocal.<wbr></wbr>it/2013/01/21/mobile/leggi-<wbr></wbr>notizia/argomenti/scuole-e-<wbr></wbr>corsi-2/articolo/giornata-<wbr></wbr>della-memoria-studenti-<wbr></wbr>valdostani-in-visita-ai-campi-<wbr></wbr>di-concentamento-polacchi.html
L’articolo e l’evento a cui si riferisce il nostro concittadino risale ormai al gennaio dello scorso anno ed e’ stato pubblicato in occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria. Sebbene in ritardo con questa mia Le volevamo segnalare un fatto assai sgradevole in quanto nell’articolo appare l’espressione “campi di concentramento polacco” in riferimento ad Auschwitz-Birkenau che secondo quanto viene definito nella formula ufficiale approvata dall’UNESCO e’ un “campo nazista tedesco di concentramento e sterminio”. Le parole che sono state da Voi usate sono erronee e fuorvianti in quanto la Polonia visse tra il 1939 e il 1945 sotto l’occupazione tedesca. In un periodo in cui si afferma con forza l’importanza di mantenere viva la memoria storica ci sembra fondamentale trasmettere alle future generazioni un messaggio chiaro su quelli che sono stati gli eccidi nazisti prima e durante la seconda guerra mondiale. Le saremo pertanto grati di porre attenzione in futuro sulla corretta dicitura di questi luoghi di eccidio e possibilmente togliere l’informazione scorretta dal sito.
Grati per l’attenzione
Distinti saluti
Ewa Falkowska
Segreteria dell'Ambasciatore
Ambasciata di Polonia
via P.P. Rubens 20
00197 Roma
tel. 06 36204204
fax 06 3217895
ambaroma@msz.gov.pl
www.rzym.polemb.net
Gentilissima Ewa Falkowska, la ringrazio per la segnalazione e mi scuso con con i lettori e con tutti i Polacchi per l'equivoco che provvedo a rimuovere. p.m.