Livio Sapinet, presidente della società partecipata Vallée d'Aoste Structure, si è dimesso dalla carica e con lui l'intero Cda, composto da Patrick Herin, Stefania Magro, Florio Sacchi e Marco Villani. Il terremoto in VdA Structure è stato determinato dalla risoluzione approvata due settimane fa in Consiglio Valle, che impegna la giunta regionale a "revocare il Consiglio di amministrazione e a rimuovere l'attuale dirigenza della società".
L'effetto pratico del documento era di portata limitata, perchè il Cda può essere revocato solo da Finaosta, l'azionista di maggioranza che lo aveva nominato un anno fa, ma la valenza 'emotiva' della risoluzione è stata in realtà dirompente e ha accelerato la parabola discente dei vertici della società che possiede e amministra il patrimonio strutturale industriale della Regione.
Le dure accuse della minoranza consiliare, i franchi tiratori fra la maggioranza che hanno permesso l'approvazione della risoluzione e, secondo Sapinet, la difesa troppo debole dell'operato di VdA Structure da parte dell'assessore alle Attività produttive, Pierluigi Marquis, hanno determinato la velocità dell'autoazzeramento dei vertici.