Sono le decine di migliaia di bambini che emigrano soli, non accompagnati, alla ricerca o dei genitori o di un futuro comunque di speranza, al centro delle preoccupazioni di Papa Francesco.
Preoccupazioni manifestate nel messaggio inviato ai partecipanti al «Colloquio Messico-Santa Sede su mobilità umana e sviluppo» svoltosi nella capitale messicana lunedì 14 luglio, per iniziativa del ministero degli Affari esteri e dell’Ambasciata del Messico presso la Santa Sede. Il Pontefice ha voluto richiamare l’attenzione sulle decine di migliaia di bambini che emigrano soli, non accompagnati, per sfuggire alla povertà e alla violenza: «è questa — ha detto — una categoria di migranti che, dal Centroamerica e dal Messico attraversa la frontiera con gli Stati Uniti d’America in condizioni estreme, in cerca di una speranza che la maggior parte delle volte risulta vana. Essi aumentano di giorno in giorno. Tale emergenza umanitaria richiede, come primo, urgente intervento, che questi minori siano accolti e protetti». Tuttavia tali misure «non saranno sufficienti — ha avvertito il vescovo di Roma — ove non siano accompagnate da politiche di informazione circa i pericoli di un tale viaggio e, soprattutto, di promozione dello sviluppo nei loro Paesi di origine».