Alle 18 del 12 luglio, Markovic S., nato in Serbia ma residente ad Aosta, aveva appena terminato di giocare a bocce alla bocciofila CCS Cogne di via Pollio Salimbeni e si era recato al bar per un bicchiere. Lì ha incrociato lo sguardo di G.B., nato in Romania nel 69, e non è stato amore a prima vista, infatti hanno iniziato subito a insultarsi in modo pesante dicendo le classiche frasi tipo: che c…o hai da guardare, figlio di …… ecc.. ecc.. Pare che tra i due vi fossero già state discussioni pregresse e probabilmente uno sguardo minaccioso ha innescato la lite. Dopo le offese alcuni testimoni dicono che sembrava avessero fatto pace e si sono allontanati. Probabilmente in quel frangente Markovic (che era visibilmente in stato di ebbrezza) è andato a casa (in una via adiacente alla bocciofila) ed è tornato dopo pochi minuti con un grosso coltello da cucina. Il serbo ha notato G.B. seduto su una panchina con la figlia di 8 anni, si è diretto verso lui e gli ha piantato il coltello nel costato perforandogli un polmone. Fortunatamente la lama non è entrata in profondità e il rumeno non sembra in pericolo di vita. Sono arrivati subito i soccorsi chiamati da chi ha assistito alla scena mentre Markovic si è dato alla fuga. Subito sono scattate le ricerche congiunte di carabinieri e polizia. Le pattuglie l’hanno trovato in via Monte Pasubio e in un cassonetto vicino a lui è stato trovato il coltello sporco di sangue di 35 cm di cui 22 cm di lama.
L’uomo è stato arrestato dagli uomini del Gruppo Carabinieri di Aosta per tentato omicidio.





