Entro l'estate del 2015 una delle miniere d'oro della Val d'Ayas sarà a disposizione di appassionati e ricercatori che vorranno approfondire la conoscenza di giacimenti probabilmente conosciuti già dalla popolazione di origine celtica dei Salassi. Tra luci scenografiche e postazioni multimediali, un percorso studiato ad arte consentirà di immergersi nell'atmosfera quotidiana dei minatori di inizio '900. Se le prime notizie documentali sulla coltivazione di queste miniere risalgono al tredicesimo secolo, è solo a partire dalla fine dell'800 che le compagnie Societé des Mines de l'EvanCon e The EvanCon Gold Mining Company Limited riuscirono a sfruttare i giacimenti, arrivando a sviluppare l'attività su sette livelli con un avanzamento delle gallerie di 1.570 metri. Le ricerche passarono poi in mano italiana e proseguirono fino al 1983. Il progetto di recupero del sito prevede un piccolo centro di documentazione nell'abitato di Brusson, dove sarà possibile recuperare le principali notizie riguardanti la miniera, e acquistare materiale documentale e gadget di varia natura. Sarà predisposto un percorso che si snoderà dal villaggio di La Croix (a 1.700 metri di quota circa), dove è presente un punto di ristoro, verso le strutture della Miniera Chamousira passando per il villaggio di Fenillaz (1.645 metri) sino a raggiungere i piazzali della galleria Livello 7 Fenillaz (1.550 metri) per poi tornare verso La Croix. Lungo il percorso sarà disponibile una cartellonistica per fornire indicazioni nei confronti dei diversi elementi minerari e naturalistici. Sarà inoltre possibile raggiungere la miniera lasciando l'auto nel parcheggio a monte della frazione Delaz dove, in prossimità del tornante, si imbocca il sentiero verso il livello 7, una passeggiata piacevole e per nulla impegnativa. All'imbocco del livello 7 è prevista la realizzazione di un avancorpo dove saranno presenti la biglietteria e i servizi igienici; lì sarà reso disponibile l'abbigliamento specifico per la visita (come caschi, stivali, mantelle). Il livello 7 è essenzialmente un livello di carreggio, dove il materiale proveniente dai livelli superiori della miniera veniva fatto scendere, portato all'aperto e caricato su una teleferica di cui non è rimasta purtroppo traccia; da qui il minerale veniva trasportato poi a valle per la sua successiva lavorazione. Anche in questo livello è tuttavia presente del minerale aurifero posto in corrispondenza di una vena ben visibile. La galleria, lunga 125 metri, presenta un andamento irregolare e collegamenti con altri livelli di coltivazione. Ripristinata, sarà dotata di un suggestivo impianto di illuminazione ideato per ricreare l'effetto creato da una lampada in mano ad una persona che cammina, riportando il visitatore agli inizi del '900. Lungo il percorso saranno disponibili alcune postazioni multimediali che illustreranno vari aspetti della vita della miniera, quali la gestione degli esplosivi, l'organizzazione dei trasporti interni della miniera, le sensazioni di buio, rumore, freddo, pericolo, le tecniche di estrazione, il minerale e la vita del minatore.





