Una libreria è il luogo (soprattutto) della vista. Si guardano titoli autori e copertine, si sfoglia qualche pagina; gli occhi sono le porte del piacere di leggere. Essendo luogo della vista la libreria appare anche come la sede più idonea per esporre delle fotografie. Si tratta sempre di un’espressione dell’animo umano che passa attraverso la vista. E poi va considerato che ci sono molti modi di narrare. E' possibile farlo con la scrittura attraverso le pagine dei libri e senza dubbio lo si può fare anche con la fotografia.
In questo senso va la scelta della Libreria Aubert di Aosta di ospitare fotografi che con i loro scatti possano raccontare del mondo e di loro stessi. Tenere in mano la fotocamera come si tiene una penna tra le dita. Giocare con le inquadrature e con la luce come combinare lettere, parole, frasi. E' il desiderio di narrare con la scrittura e la fotografia che spinge di continuo a ripartire. Sono due i fotografi che la libreria ospiterà: Jean-Claude Haudemand e Dario De Siena. Il primo da mercoledì 4 giugno a giovedì 12 luglio e il secondo dalla metà di luglio e per tutto agosto.
Jean-Claude Haudemand riprendendo gli elementi centrali delle sue precedenti mostre, (l'acqua, i colori, il viaggio) propone un abbinamento tra alcune sue fotografie e i libri dello scrittore e giornalista triestino Paolo Rumiz. Il percorso cerca di mettere in evidenza le emozioni provate al momento dello scatto e si sofferma su alcuni passi dei libri di Rumiz tra umanità, storia e mito.
La seconda esposizione sarà dedicata all'Africa. La presentazione dell'iniziativa si terrà mercoledì 4 giugno alla libreria Aubert a partire dalle 18. All'inaugurazione parteciperanno entrambi i fotografi che racconteranno del loro lavoro, della loro esperienza di fotografi, della scelta delle foto.
SU