Un po’ di storia del perché si dice pecunia non olet.
Nella maggior parte dei caseggiati della Roma imperiale non esistevano latrine. Ce n'erano 144 pubbliche e altre gestite da privati. Questi ultimi vendevano le urine, da cui si ricavava l'ammoniaca, ai conciatori di pelle e pagavano per questo una imposta simile all'Iva, la cosiddetta centesima venalium. Vespasiano, rimproverato dal figlio Tito per quel genere di rendita, gli mise sotto il naso il denaro riscosso dal primo pagamento domandandogli se aveva cattivo odore e poiché quello diceva di no, soggiunse: "Eppure vengono dall'urina". L'espressione pecunia non olet, che significa letteralmente il denaro non puzza, viene cinicamente usata per indicare che il denaro e' sempre denaro, qualunque sia la sua provenienza.
Così come i voti. Tant’è che di voti si parla nell’inchiesta Declino relativa al voto di scambio cha ha coinvolto pesantemente Davide Perrin, consigliere comunale di Torgnon. Era disposto a comperare voti da una canaglia di bassa lega che si è pure preoccupato di sapere, durante lo spoglio delle regionali, come andava Ego Perron l’ex enfant prodige della politica valdostana che ha aggiunto un altro record al suo palamares. E’ il primo politico a consigliarmi cosa scrivere. Il perentorio consiglio me l’ha rivolto martedì pomeriggio mentre era in corso l’adunanza del Consiglio Valle dicendomi, facendo riferimento agli articoli pubblicati da Aostacronaca.it e relativi all’inchiesta sull’utilizzo dei soldi del finanziamento ai gruppi: “Smettila di spararci addosso” . Capisco l’alterazione di Perron, oggi capogruppo dell’Uv indagato in quanto allora presidente del Uv. Secondo Ego Perron, gli articoli sul voto di scambio pubblicati da Aostacronanca.it destabilizzerebbero le Istituzioni. Così ha detto!
L’ ex enfant prodige dovrebbe avere più rispetto dei ruoli e ricordarsi, suo malgrado, che l’Uv è entrata nell’inchiesta perché, secondo la Procura che ha fatto una grande lavoro, avrebbe utilizzato soldi del gruppo per acquistare azioni di una banca invece di destinarli alle attività previste dalla legge.
Fino a prova contraria Aostacronaca.it (e lo dico a tutti coloro che ci danno al soldo di questo o di quel politico) riporta con correttezza e etica professionale fatti supportati da atti documentali in mano che diventeranno di dominio pubblico quando ci sarà il dibattimento in aula.
Ego Perron deve capire che ognuno deve fare il proprio lavoro con serietà e onestà intellettuale nel rispetto dei ruoli.
Ego Ego, prima di parlare dovrebbe fare mente locale e rimembrare che l’Uv ha perso consensi e registrato spaccature proprio quando era guidata dal sempre abbronzato ex enfant prodige.
Suffragia non olent
Veniamo alle cose più serie. Sempre martedì le tribune del Consiglio Valle riservate al pubblico erano stracolme di ‘forestali’ accorsi in massa per ascoltare le domande dell’opposizione e le risposte della Giunta sul futuro dei cantieri forestali.
E’ vero che anche il voto non puzza, ma il senso di responsabilità e l’etica politica dovrebbero insegnare all’opposizione che non si può avere tutto per tutti. Ci sono aziende che aspettano la liquidazione centinaia e di migliaia di euro perché la Regione non salda le fatture. Ma non manifestano, né applaudono l’opposizione, né fischiano il Presidente Rollandin o assessore competente, lavorano e stringono i denti con i propri dipendenti.
Lavorare è un diritto di tutti ma farsi mantenere non è diritto di nessuno. Troppa gente protesta perché vuole uno stipendio. Pochi quelli che cercano un lavoro. Se la Regione deve tagliare è giusto che i tagli riguardino anche, soprattutto, quelli che vogliono uno stipendio ma non un lavoro.
Sui cantieri forestali si potrebbero scrivere un libro bianco.
I cantieri forestali non sono mai stati il massimo dell’efficienza e redditività. Oggi è tempo di premiare chi merita e finanziare chi crea reddito e ricchezza. Anche se Pecunia et sufragia non olent!
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