“È nostro primario interesse mantenere aperto e costruttivo il dialogo con i sindacati valdostani impegnati nel tavolo che da anni ci vede costruire un comune percorso. Per questo motivo ci rendiamo immediatamente disponibili a un incontro che sia la base di un sereno”. Queste le dichiarazioni di Enrico Dri, Amministratore Delegato di Gsa Spa hanno fatto seguito alla dichiarazione dello stato di agitazione indetto dall’Assemblea dei lavoratori che ha dato mandato a ha dato mandato alle Segreterie Regionali Filt-Cgil, Fit- Cisl, Savt Trasporti, Uil Trasporti e Ugl.
“Alla luce dell’importanza dei servizi che i nostri operatori forniscono in una infrastruttura strategica per la viabilità europea – ha sottolineato Dri – siamo disponibili a sederci quanto prima al tavolo che sarà indetto dalle istituzioni competenti. Se c’è la possibilità di rispettare i tempi tecnici necessari, l’incontro potrebbe già avvenire nella giornata di mercoledì 19 febbraio nella sede d’elezione per tali confronti che è il Dipartimento delle Politiche del Lavoro e della Formazione”.
GSA Spa ricorda che il rapporto di lavoro con gli operatori della sicurezza è regolato dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Sorveglianza Antincendio, sottoscritto dall’Associazione Nazionale delle Imprese di Sorveglianza Antincendio Confindustria e dalla Confederazione Generale dei Sindacati dei Vigili del Fuoco Confsal. “Oltre alla base retributiva contrattuale nazionale – ricorda l’A.D. Enrico Dri - Gsa ha sempre garantito al proprio personale un cospicuo accordo integrativo, definito dalla legge di secondo livello. Ai dipendenti infatti sono stati concessi benefit ulteriori rispetto alle previsioni base del Ccnl. La procedura di gara esperita l’anno scorso, vinta per la terza volta da Gsa, ha visto mutare gli obblighi di conservazione della massa salariale, previsti dagli atti di gara, comportando condizioni economiche sensibilmente peggiorative, causate da una riduzione del valore contrattuale di oltre un milione di euro”.
Tale riduzione deriva dalle valutazioni effettuate in sede di redazione del bando di gara, in aderenza piena alla Norma francese ed Europea, che non prevedono l’obbligatoria ripresa e mantenimento delle condizioni economiche tutte, previste dagli accordi di secondo livello via via sottoscritti nel tempo, in capo all’eventuale nuovo appaltatore. Su questo Gsa e le sigle sindacali, prima della aggiudicazione della gara ed anzi sin dall’editazione del bando stesso, avevano lungamente argomentato affinché Geie Tmb rivedesse il costo del lavoro indicativo appostato in bando. “Questo confronto è ampiamente documentabile – ricorda Dri – e comprende anche due interrogazioni, rispettivamente alla Camera ed al Senato, ed una all’Europarlamento, alle quali si aggiungono i numerosi incontri in Prefettura ad Aosta tra Geie ed i Sindacati Valdostani”.
Gsa, quindi, non ha potuto che allinearsi alle indicazioni di gara ed alla Normativa europea, vedendosi poi oggi costretta a dare disdetta a parte degli accordi sindacali di secondo livello, una volta divenuta nuovo appaltatore con nuove regole contrattuali.
“Teniamo a precisare che la disdetta degli accordi, è prevista dalla Norma italiana in materia, e rientra appieno nelle facoltà impreditoriali di Gsa” ribadisce Enrico Dri. E continua: “in questi anni di sviluppo e crescità comune, con i nostri lavoratori valdostani, con le sigle sindacali tutte, abbiamo effettuato un percorso sociale ed economico di cui andare fieri in tutta Europa. Ma purtroppo anche Gsa non può prescindere dal mercato, e dalle sue regole. Ciò nonostante faremo di tutto per mantenere vivo il tavolo di confronto industriale con le organizzazioni sindacali, per meglio armonizzare la situazione venutasi a creare”.




