Ha stornato sul conto corrente della moglie 30.000 euro 'prelevati' dal fondo destinato al suo Gruppo consiliare. Ora un ex consigliere regionale del PdL dovrà spiegare al procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, le ragioni di quella che agli inquirenti è balzata agli occhi come un'operazione di peculato a fini personali.
L'episodio è contenuto nel fascicolo penale dell'inchiesta sulle spese irregolari sostenute con i fondi dei Gruppi consiliari della Tredicesima Legislatura della Valle d'Aosta.
“Di casi eclatanti di peculato fortunatamente non ne risultano molti - ha spiegato il procuratore Mineccia – ma possono essere indicativi di come da parte di alcuni consiglieri vi fosse una certa 'leggerezza' nel gestire soldi pubblici come se fossero propri, anche se magari solo temporaneamente, giusto il tempo di usarli e poi rimetterli al loro posto. Questo, al di là del permessivismo di una legge o meno, non si può fare”.





