Prima degli anni ‘50, nel territorio valdostano erano presenti tre società affermate nel campo del commercio: la “Quarello e Vietti” (vendita di Coloniali), la “Celesia Pietro” (vendita di Alimentari), e la “Vietti Ernesto” (Vendita di Alimentari e Granaglie).
Nel 1949, tali aziende decisero di unirsi per fondare la “CIDAC snc”, acronimo indicante la locuzione “Commercio Ingrosso Droghe Alimentari Coloniali”. Ristrutturata ed ampliata la sede della “Vietti Ernesto”, venne assunto del personale: tramite agenti commerciali divenne operativa la vendita e la consegna di prodotti, in modo capillare, su tutto il territorio regionale.
Il 15 ottobre 1961, a causa di un incendio provocato da un cortocircuito, si presentò il primo grande ostacolo per la sopravvivenza aziendale; all’epoca, l’inventario del magazzino aveva stimato un valore di 85 milioni di lire per le merci stoccate, che vennero quasi completamente distrutte dal fuoco.
La copertura assicurativa, pur esistente, garantiva solo un rimborso di 25 milioni. Il trauma, non solo economico, era enorme, ma la voglia di non arrendersi dei soci fondatori, “imprinting” tipicamente imprenditoriale, fece la differenza. Nell’arco di appena 10 giorni l’azienda ripartì
grazie alla Regione Autonoma Valle d’Aosta che concesse in affitto un magazzino nei pressi dei “Magazzini Generali”, cancellando gli effetti di una fine prossima della neo-azienda.
Le attività ripresero con esiti brillanti anche grazie alla fiducia e al credito concesso da parte dei fornitori. Dopo quattro mesi acquistarono un terreno alle porte della città, nei pressi delle storiche acciaierie Cogne, in via Paravera, a fianco dell’attuale partenza dell’ovovia, viatico per la rinomata stazione sciistica di Pila. A Giugno del 1962 la nuova struttura di 2.000 mq fu pronta per accogliere l’azienda. A meno di un anno dall’incendio, la Cidac inaugurava la sua nuova sede.
L’organico aziendale annoverava oramai più di 20 dipendenti, che, supportati dalla partecipazione attiva dei soci, producevano aumenti continui del fatturato. A fronte di queste evoluzioni, nel corso degli anni le dimensioni dell’azienda cominciarono a rivelarsi insufficienti. Ebbe così inizio un processo di crescita per linee interne, con l’acquisizione dei terreni circostanti e l’aumento dimensionale della struttura.
La scelta posizionale della nuova struttura, a circa 500 metri dal centro storico di Aosta, si rivelò strategica e produttiva; nel 1969 emerse la necessità di attuare una seconda fase di crescita e la superficie del magazzino venne ampliata a 3.500 metri quadri. Negli anni successivi, l’azienda continuò ad incrementare il proprio giro d’affari, regalando nuove soddisfazioni alla proprietà e ottenendo la fiducia dei clienti attraverso la serietà, i prezzi e la qualità del servizio, che aumentarono costantemente.
Sino al 1974 la Cidac continuò ad occuparsi esclusivamente della vendita all’ingrosso, cioè di “Cash & Carry” di generi alimentari, operando sull’intero territorio regionale attraverso l’impiego di rappresentanti. A partire da quell’anno, però, parallelamente ad un nuovo ampliamento (circa 2.500 metri quadri), prese corpo una scelta “strategica” e, per certi versi, radicale: Cidac ottenne il rilascio di una licenza per la vendita al dettaglio, aprendosi ad un nuovo, crescente segmento nel settore della distribuzione.
La concessione comunale e i lavori strutturali per l’adeguamento indussero una mutazione dell’operatività: la Cidac venne divisa in due: da un lato il magazzino al Dettaglio e dall’altro quello all’Ingrosso. La separazione delle attività portò con sé la fine delle consegne di vendita all’ingrosso direttamente ai professionisti, e determinò la concentrazione delle nuove risorse sul rinnovato punto vendita.
Nel 1972 la Gros Cidac fu co-fondatrice, nella persona dell’attuale Presidente Alberto Celesia, insieme ad altri grossisti alimentari del panorama italiano, il gruppo di acquisto la cui prima denominazione era “Cash&Carry Consorziati”, da cui il logo-acronimo C3, che designa l’aggregazione a partire dal 1985.
Nel 1979, la proprietà propose un nuovo cambiamento: espandere la gamma commerciale dei prodotti per trattare anche generi non alimentari; occorrevano nuovi spazi di vendita e venne allestito un nuovo cantiere, che generò, a lavori ultimati, un ulteriore aumento di 1.500 metri quadri.
L’attività s’accingeva a ricevere un forte impulso, in termini di complessità gestionale e volume d’affari; questa fu la principale ragione di una conversione della “forma azienda”, da società di persone – Cidac snc – in società di capitali (strutturalmente più idonea) – così nacque la nuova “Gros Cidac srl”.
Oggi l’azienda sviluppa il proprio lavoro su una superficie di vendita di 10.000 metri, asservita da un magazzino di 13.000 con il prezioso aiuto di 290 dipendenti, divisi in tre settori: food, freschi e non food.
Attenta alle esigenze del consumatore la Cidac ha in assortimento ben 65.000 referenze. Le forti radici regionali si vedono nel grande impegno di valorizzazione dei produttori locali, in tutti e tre i settori: il loro lavoro viene evidenziato attraverso esposizioni particolari da un punto di vista architettonico con visualizzazione del logo, come ad esempio lo chalet di Betolin, la casetta della Cooperativa della Fontina, il forno di Bovio, il mondo dei vini e dei liquori con la presenza di tutte le cantine.
La filosofia aziendale da sempre basata sulla qualità ed il servizio è divenuta assieme alla convenienza arma vincente in questo periodo di difficoltà economica della nostra regione: ogni due settimane vengono proposte numerose offerte di prodotti di qualità a prezzi davvero aggressivi, esposte nella corsia centrale e promozionate attraverso le pagine dei giornali nazionali e locali.
La Cidac non si ferma e continua a pensare novità da offrire ai propri consumatori: nel 2013, ad esempio, sono stati ampliati i reparti del parafarmaceutico e del salutistico, bio, intolleranze ed è stata inoltre aperta una cucina che offre ai clienti piatti pronti preparati freschi ogni giorno, le Cidacidee.