A seguito della Conferenza-dibattito, svoltasi in data 5 gennaio 2014 presso il salone delle manifestazioni del Palazzo regionale dal titolo “Linee guida e responsabilità professionale in sanità dopo il decreto Balduzzi”, in qualità di Presidente di CittadinanzAttiva – Tribunale per i diritti del Malato Vd'A ritengo doveroso puntualizzare la posizione dell'associazione sul tema oggetto di approfondimento.
Preso atto che nel convegno non è stato dato spazio alle associazioni che per statuto si occupano dei diritti del malato auspichiamo, al fine di evitare l'impressione di dare voce solo alle posizioni degli operatori sanitari, che l'Assessore rappresenti per il futuro e per il nostro tramite anche il punto di vista dei pazienti. Con la medicina difensiva si prescrivono esami inutili per evitare il rischio di denunce e ciò rappresenta effettivamente un problema; tuttavia sembra eccessivo arrivare a sostenere da parte di qualcuno l'errata tesi che anche in caso di colpa grave occorra stroncare la possibilità - per le vittime di malasanità - di avvalersi della tutela giudiziaria civile e penale.
Alcuni cittadini, autori di segnalazioni del problema all'associazione che rappresento, hanno avuto l'impressione di assistere alla difesa di una categoria professionale (buona parte non ne ha sicuramente bisogno) mentre altri hanno avuto addirittura la sensazione dell’allestimento di una vetrina di propaganda.
Il Decreto Balduzzi è per CittadinanzAttiva – TDM della Valle d’Aosta una legge con luci ed ombre, frutto di pressioni di potenti lobbies medico-assicurative le quali hanno ottenuto che il medico non sia responsabile del danno nel caso di colpa lieve ed aderisca passivamente alle linee guida.
Questo provvedimento, che ha iniziato il suo iter con l'ambizione di diventare una grande riforma della sanità, è arrivato al traguardo come un semplice riordino della materia che rimanda tutto alle Regioni. Con il decreto Balduzzi, per quanto attiene la governance del sistema sanitario, si assiste ad una marcia indietro dell'amministrazione su Dirigenza sanitaria e governo clinico, lasciando praticamente tutto come prima sulle nomine dei Direttori generali e dei primari; sull’Intramoenia invece occorre aspettare lo sviluppo delle proroghe contenute nel decreto prima di pronunciarsi. Per quanto riguarda invece la tutela del paziente nei casi di malasanità il Consulente Legale del Tribunale per i diritti del Malato della Valle d’Aosta, l’ Avv. Orlando Navarra, ha già messo in luce alcune criticità.
Con l'introduzione della differenza tra colpa lieve e colpa grave da parte del decreto Balduzzi si è aggiunta confusione in un ambito già nebuloso di suo. Come si farà a dimostrare, in anticipo, che un clinico si sia attenuto alle linee guida e quindi pur sbagliando non ha commesso colpa grave?
Migliaia saranno i contenziosi con le assicurazioni, che vista la contingenza economica, faranno di tutto per non pagare i danni anche nei confronti delle vere vittime del sistema sanitario. Se l'obiettivo della Conferenza era anche quello di informare i cittadini e trovare con loro un punto di equilibrio, ci spiace veramente, ma a nostro modesto parere è tutto da rifare. Se invece era una vetrina propagandistica, ci complimentiamo per il risultato raggiunto.