ATTUALITÀ - 09 gennaio 2014, 17:40

TERRORISMO: Morto Sandalo, ex Prima Linea alpino in Valle

Deceduto proprio nel giorno in cui la Rai ha trasmesso la tragica scena dell'assassinio del commissario Luigi Calabresi per mano di terroristi arrestati vent'anni dopo per le rivelazioni del pentito Leonardo Marino alla Procura di Aosta

Roberto Sandalo

Roberto Sandalo

La vicenda di Roberto Sandalo, l’ex terrorista di “Prima Linea” morto mercoledì scorso 8 gennaio nel carcere di Parma, dove era detenuto per reati non legati agli anni di piombo, è legata anche alla Valle d’Aosta. Negli ultimi mesi del 1977 Sandalo, torinese, proveniente dal servizio d’ordine di Lotta continua e studente al liceo Galileo Ferraris nel capoluogo piemontese, venne chiamato a compiere il servizio di leva.

Il giovane avrebbe voluto entrare alla Scuola Militare Alpina di Aosta (oggi Centro addestramento Alpini) e frequentare il corso allievi ufficiali di complemento. I posti erano pochi e, all’epoca, la Smalp era interdetta agli iscritti al Partito comunista italiano, agli aderenti a formazioni e movimenti della sinistra ed ai figli di famiglie della medesima estrazione politica. I genitori di Sandalo erano comunisti e lo stesso Roberto aveva aderito prima a Lotta continua e poi è stato tra i fondatori di Prima linea (seppure questa ultima scelta fosse allora ignota alle forze dell’ordine); ciò nonostante Sandalo riuscì ad entrare alla Smalp grazie alla raccomandazione del ministro Carlo Donat Cattin, padre del suo caro amico Marco Donat Cattin.

Sandalo entrò alla Scuola alpina il 17 ottobre 1977. Benché appassionato fanatico delle armi e delle tecniche militari Sandalo non deve aver ottenuto note molto positivo durante il corso poiché una volta diventato Auc viene inviato a svolgere il servizio di leva a Malles, in Trentino, ultimo avamposto italiano prima del confine austriaco, allora destinazione punitiva per le condizioni disagevoli di vita. Ma può anche essere che il sottotenente di complemento Sandalo sia stato destinato a Malles proprio in virtù del suo acceso militarismo. E’ certo, lo hanno provato i processi, che la divisa ed i gradi gli servirono come ottima copertura per procurare e trasportare armi e munizioni a Prima linea.

Nel 1979 tornò ad Aosta per il congedo dal servizio di leva ed in Valle d’Aosta rubò un paio di scarponi: lo confessò un anno dopo, nel maggio 1980, nel corso di un interrogatorio a cui venne sottoposto. Sandalo è stato uno dei più feroci esponenti di Prima linea, tanto da vedersi affibbiare dai suoi stessi compagni di lotta armata il soprannome di “Roby il pazzo”. Fu, dopo Patrizio Peci, il secondo grande pentito del terrorismo.

agostino borio

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