Striscia la notizia di Canale 5 ha trasmesso venerdì scorso un servizio intitolato ‘Combattimenti tra mucche’, ispirato da una gattara di Gressan, che è stata pure intervistata per un quarto d’ora di notorietà, ma Striscia ed il suo inviato hanno perso credibilità.
Da subito si è capito che il servizio non reggeva; accuse senza prove, critiche senza riscontri, ipotesi di scommesse non supportate. E infine un bastone che secondo Stoppa sarebbe stata la prova dei maltrattamenti nei confronti delle mucche. Ridicole poi le polemiche per le vacche che combattono solo se sono incinte. Stoppa non sa, e la gattara ha fatto finta di non sapere, che proprio per evitare speculazioni di ogni tipo è previsto che le vacche siano gravide. Le nostre Reines, infatti, scendono nell’arena ma devono anche produrre latte e se non partoriscono non producono latte.
E’ stato un servizio fazioso, scorretto che non ha presentato il vero valore dei combats. Già una quarto di secolo fa un’associazione ambientalista ha fatto un anologo ‘scoop’, parlando addirittura di doping, ma poi ha dovuto chiedere scusa.
“Il servizio è stato costruito con il solo intento di criminalizzare le Batailles, senza dare spazio ad un contraddittorio, e basandosi unicamente su interviste rilasciate da persone non qualificate, peraltro non identificabili visto che non è stato indicato il nome, che hanno dato una testimonianza falsa e basata su supposizioni”. Ha detto Giuseppe Balicco, neo presidente del Comité Batailles de reines. E ha aggiunto: “È stato citato l'antidoping, facendo riferimento ad un insabbiamento dei risultati ottenuti, mentre in realtà, fin dalla sua istituzione, è stata data ampia visibilità agli esiti (sempre negativi), anche attraverso i media locali”.
Il massimo del travisamento della realtà si è avuto quando, facendo vedere le immagini delle persone e degli allevatori che facevano la coda per il ritiro degli schemi, l'inviato di Striscia Edoardo Stoppa ha parlato di scommesse, quindi gioco d'azzardo. “Inesistente” dice Balicco.
Edoardo Stoppa ha intervistato, tra gli altri, il Direttore dell'Arev, Edy Henriet, la veterinaria del Benessere animale, dottoressa Claudia De Santis, e l'allora Presidente dell'Association, Bernard Clos, ma le interviste non solo non sono state trasmesse, “ma non sono state volutamente utilizzate – dice Balicco - per dare al servizio un taglio che rappresentasse correttamente il funzionamento delle Batailles de Reines”.
C’è da dire, che in termini di comunicazione, non ci può più essere dilettantismo o speculazione. Oggi gli uffici stampa sono indispensabili, purché siano efficienti e autorevoli. Non basta più fare belle brochure per far ingrassare le agenzie di pubblicità o dare incarichi per far guadagnare qualche euro a chi non ha arte n’è parte. Anche nel mondo agricolo e in tutte le sue articolazioni servono capacità e professionalità anche nella comunicazione. Pure nella sua negatività il servizio è stato comunque una lezione per il nuovo Comitato delle Batailles de reines.