Saranno chiamati al voto nella prossima primavera, tra il 16 maggio e il 30 giugno, i residenti di Courmayeur, per partecipare al referendum consultivo per l'aggiunta del termine 'Mont-Blanc' al nome della località. Lo ha deciso all'unanimità il Consiglio Valle.
La nuova denominazione favorirà, ha spiegato il presidente della Giunta, Augusto Rollandin, “una migliore riconoscibilità turistica del paese, e poi va considerato il fatto che il toponimo Mont-Blanc non può essere patrimonio esclusivo di Chamonix”, che già da tempo si fregia della dicitura di richiamo internazionale.
Rollandin ha ricordato che il toponimo è già concretamente utilizzato in molti campi, istituzionali e non: “si pensi all'Espace Mont-Blanc – ha detto il Presidente - alla Comunità Montana Valdigne Mont-Blanc, alla società Courmayeur Mont-Blanc Funivie”.
Il consigliere Alberto Bertin (Alpe) ha evidenziato che l'idea “è condivisibile, anche se non particolarmente originale, un'operazione prettamente commerciale. Si sarebbe potuto cominciare prima ad utilizzare questa sorta di 'marchio' e solo successivamente cambiare la denominazione del Comune. Pur consapevoli che non cambierà le sorti del turismo valdostano, approviamo questo provvedimento”.
Per il capogruppo del Pd-SinistraVdA, Raimondo Donzel, “è una procedura che coinvolge i cittadini su una scelta rilevante come quella del nome del proprio paese, così come accade in famiglia quando arriva un neonato. E' importante che si vada a votare, utilizzando uno strumento fornito dalla democrazia. I cittadini devono assumersi le proprie responsabilità, speriamo che questo sia un modo per percorrere la strada giusta di un rilancio turistico di Courmayeur”.
Il consigliere Roberto Cognetta (M5S), nel dichiararsi favorevole alla possibilità per i cittadini di esprimersi, ha auspicato che “questo passaggio di denominazione porti fortuna come nel caso di Chamonix, località turistica decisamente più performante rispetto a Courmayeur. La nostra perplessità riguarda i costi, non tanto della consultazione referendaria, ma delle ricadute per il comune in caso di esito positivo: pensiamo ad esempio alla cartellonistica”.
Il consigliere Elso Gerandin (Uvp) ha dichiarato: “E' importante che l'iter conclusivo di questa proposta di nuova denominazione sia un atto che spetta alla popolazione. A nostro parere, la volontà popolare fa la differenza, soprattutto per le realtà comunali, cui noi crediamo fermamente”.





