POLITICA - 07 novembre 2013, 16:41

LIBRI: “La decrescita, i giovani e l’utopia” di Jean-Louis Aillon

Jean-Louis Aillon, giovane medico e attivista valdostano, pubblica il suo primo saggio: “La decrescita, i giovani e l’utopia: comprendere il disagio per riappropriarsi del nostro futuro”, edito da “Edizioni per la Decrescita Felice”. Il libro, uscito nel mese di Settembre, è da poco disponibile in libreria ed online

LIBRI: “La decrescita, i giovani e l’utopia” di  Jean-Louis Aillon

Maurizio Pallante lo ha definito: “un’opera prima in cui la decrescita è analizzata dal punto di vista del tutto inusuale e, pertanto, molto fecondo di suggestioni e contributi inediti, di un giovane medico di ventinove anni, che si sta specializzando in psicoterapia e ha deciso di mettere le sue competenze professionali a servizio di un ideale e non di una carriera.” Jean-Louis Aillon è, infatti, il primo che prova a condurre una profonda analisi psico-sociale e culturale del disagio delle giovani generazioni, scandagliando questo mondo attraverso la chiave di lettura della decrescita. L’autore non si ferma, però, alla mera descrizione della realtà, ma tenta di delineare nuovi possibili orizzonti dove l’utopia giovanile possa riprendere il suo fondamentale ruolo di motore biologico dell’evoluzione e scongiurare, così, le imponenti crisi che altrimenti rischieranno di portare il sistema al tracollo nel prossimo futuro.

Nella quarta di copertina si legge: Essere giovani, oggi, è un’impresa colossale. A sedici anni ci si ritrova soli a fare i conti con il senso della propria esistenza e con un mondo che cade a pezzi, in uno scenario in cui il futuro da “terra promessa” si è trasformato in minaccia. Sradicati dal proprio passato, senza la possibilità di proiettarsi in un qualche futuro, senza guide, è quasi impossibile trovare la propria strada e non si può che brancolare nel buio in un eterno presente, facili prede del mercato e dei suoi miraggi.
È possibile uscire da questo vicolo cieco? Un sentiero percorribile vi sarebbe ed è quello tracciato dalla decrescita. I giovani sono, però, sordi ai nostri richiami. I pensatori della decrescita si sono, infatti, focalizzati per lo più sull’analisi della realtà degli adulti e, sebbene le cause dei problemi siano simili, il mondo dei giovani risulta, però, essere completamente diverso. Diverso è, quindi, il percorso da delineare. Questo è ciò che tenta di fare Jean-Louis Aillon in questo saggio, attraverso un’attenta analisi psico-sociale e culturale del disagio, cercando di scandagliare l’universo giovanile attraverso la lente della decrescita, alla ricerca di nuovi possibili orizzonti. Se abbiamo gli strumenti e il coraggio per guardare in faccia la realtà, questa si trasforma. La “nostra” crisi diventa, allora, un’opportunità per comprendere noi stessi e il mondo che abbiamo di fronte. Riprendiamo, quindi, in mano le redini del nostro futuro, ritorniamo protagonisti e... l’utopia può diventare realtà.

Biografia: Jean-Louis Aillon, 28 anni, medico, specializzando in psicoterapia dinamica adleriana. È vicepresidente del Movimento per la Decrescita Felice e referente del gruppo tematico “Decrescita e Salute”. È stato fondatore e presidente del circolo della Decrescita Felice di Torino e del Comitato Rifiuti Zero Valle d’Aosta, con cui per anni ha lottato contro la costruzione dell’inceneritore. A livello di ricerca, si interessa principalmente dei temi inerenti la decrescita, la salute (in particolare nell’ambito dell’etnopsichiatria critica e della psichiatria culturale) e i giovani.  

Valledaostaglocal.it

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