EVENTI E APPUNTAMENTI - 15 ottobre 2013, 05:00

DESNALPA: A Settimo Vittone, Festa della discesa delle mandrie dagli alpeggi

Una tradizione sopravvive da secoli e ogni anno si fa conoscere più ampiamente tra Piemonte e Valle d’Aosta: si tratta della Desnalpà di Settimo Vittone (Torino, grande borgata al confine tra le due regioni che ospiterà la festa della discesa delle mandrie dagli alpeggi per la sua tredicesima edizione, dal 25 al 27 ottobre

DESNALPA: A Settimo Vittone, Festa della discesa delle mandrie dagli alpeggi

La Desnalpà è un antico rito che negli anni ha assunto la forma di una grandiosa festa, divenuta tradizione dell’autunno. Dopo la loro permanenza estiva in alta quota, centinaia di capi di bestiame tra ovini e bovini ornati di coccarde, nastri e campanacci troveranno in occasione del ritorno a valle una festa in loro onore. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco in collaborazione con gli allevatori e il comune di Settimo Vittone, con il patrocinio della Comunità Montana, Regione Piemonte e Provincia di Torino. La Desnalpà si svolge, come consuetudine, nell’ultimo fine settimana di ottobre, e costituisce un appuntamento da non perdere che per poche ore ci riporterà indietro nel tempo ad assaporare uno stile e un modo di vivere che piano piano stanno scomparendo.

Il presidente della Pro Loco di Settimo Vittone (To), Francesco Rao, tiene particolarmente ad introdurre personalmente l'evento, sottolineando il suo aspetto primario, quello della valorizzazione e promozione del territorio: “Per generazioni e generazioni gli allevatori hanno condotto le mandrie agli alpeggi, salendo in montagna e ritornando al fondovalle al ritmo pacato delle stagioni. Depositari di una tradizione millenaria ricca di saperi e pratiche che hanno nel tempo delineato tratti salienti della cultura di questo territorio, gli allevatori settimesi, grazie all’impegno organizzativo della Pro Loco, hanno avuto il merito di saper rileggere il rito della Desnalpà, che conserva oggi il carattere di una grande festa popolare ad è capace ogni anno di coinvolgere sempre più cittadini e turisti. Un appuntamento importante anche sul piano non secondario della promozione di produzioni agricole e d’allevamento locali, il cui livello qualitativo sta via via conquistando la giusta considerazione presso gli operatori del settore”.

Storicamente, oltre che direttamente al bestiame, la festività era dedicata anche agli alpigiani, che venivano così ri-accolti in seno al loro paese dopo la solitudine degli alti pascoli e le fatiche sostenute per i mesi estivi. I prodotti degli animali e della fatica dell’uomo sono tuttora al centro della manifestazione: un antico rituale assume così anche la forma di un evento a tutela della produzione artigianale locale e di promozione della sua specifica qualità, irriproducibile su scala industriale. La processione delle vacche, delle capre e delle pecore inghirlandate e munite di campanelli salutate dai paesani e dai turisti, diventa l’occasione per illustrare alcune fasi del lavoro di allevatori, mandriani, mungitori e caseari. Nel ripetere questi riti antichi, sono da ammirare i lavori per addobbare le vacche con fiori colorati, fiocchi, rami e foglie. Rami, ghirlande e colori hanno un significato particolare ed ornano in maniera più appariscente ed originale alcuni capi sottolineando le loro qualità, dalla vacca più grande a quella che produce più latte.

Celebrare questa festa significa, per la cittadina di Settimo Vittone, rilanciare l’importanza dell’alpeggio, principale fonte di guadagno per gli avi che oggi continua a rappresentare una garanzia per l’allevamento di qualità e per la salvaguardia della salute della montagna.

La manifestazione verrà inaugurata venerdì 25 ottobre e proseguirà fino domenica 27 con spettacoli, convegni, dimostrazioni (mungitura a mano delle bovine), mercatino delle attività artigianali e degustazioni di polenta e spezzatino. Il convegno di quest'anno “La coltivazione della vite quale sviluppo per il territorio”, previsto sabato 26 ottobre dalle ore 9, vede ospiti diversi relatori (Dott. Alberto Cugnetto, Dott. Vittorino Novello, Dott. Carlo Riccardo Borsani, Dott. Adriano Giovanetto, Giacone Daniele, Giachino Danilo, Alfio Catania, Ericci Roberto “Leone” dell'Associazione Italiana Sommelier e Cervim Aosta) per discutere della produzione di vini locali e della promozione del territorio.  Nel primo pomeriggio di domenica la manifestazione si chiude con l'atteso  ritrovo degli allevatori con le loro mandrie a Settimo Vittone per iniziare la discesa a valle che potrà essere accompagnata dai partecipanti all'evento. Le protagoniste, le vacche, saranno naturalmente piene di decorazioni e campanacci, così come vuole la tradizione.

La kermesse sarà anche animata in piazza Statuto, nel centro della cittadina, dove si terranno il mercatino dell’artigianato e golosi stand con esposizione e degustazione di prodotti a chilometro zero: uno su tutti la “vianda”, tradizionale minestra di riso con castagne e latte, e ancora la “laità”, il siero che si forma sul latte appena munto, miasse e salignun, bollito salato, polenta concia. Alla fine della prossima primavera gli allevatori con le mandrie torneranno negli alpeggi e in autunno sarà di nuovo tempo della Desnalpà.

 

Per informazioni contattare il numero: 349/55.91.345.

p.m.

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