INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ - 25 settembre 2013, 10:00

Credito: Alle Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali ‘est plus facile’

In Valle d’Aosta il progressivo processo di semplificazione e quindi aggregativo del panorama bancario locale, ha fatto sì che le originarie 5 Casse Rurali oggi trovino corrispondenza nella unica banca di credito cooperativo regionale, forte oramai di circa 8mila soci

La sede di Bcc Valledostana all'Arco d'Augusto ad Aosta

La sede di Bcc Valledostana all'Arco d'Augusto ad Aosta

Negli anni roventi della crisi finanziaria globale (2007-2010), le attività delle BCC sono cresciute mediamente del 10% e la clientela è cresciuta del 14%; solo il 7% delle BCC ha subito perdite in quello tsunami finanziario.

Abbiamo chiesto il perché di tale fenomeno a Maurizio Visioli è Responsabile servizio credito alle imprese di BccValdostana.

“Perché la stabilità e l'avversione al rischio fanno parte del DNA delle BCC, perché il credito viene frazionato in moltissimi operatori, e così facendo lo stesso rischio di impresa bancario, ovvero quello rappresentato dall'attività di recupero dei crediti, viene anch'esso frazionato su numerosissima clientela”. Visioli, siete soliti dire che nelle Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali (BCC-CR) si vive la rara esperienza della democrazia economica in una logica di imprenditorialità e di mercato".

Si spieghi meglio?

“Semplice! Il nostro obiettivo è favorire la partecipazione alla vita economica e sociale, di porre ciascun socio nelle condizioni di essere, almeno in parte, autore del proprio sviluppo come persona e come imprenditore. Infatti, originariamente, le BCC vedono la luce come Casse Rurali ed Artigiane nel periodo a cavallo tra la fine dell'800 e il nuovo secolo, ad opera di cooperatori ispirati dal Magistero sociale della Chiesa cattolica, che ebbe un ruolo determinante nello stimolare le fasce umili delle popolazioni rurali (soprattutto agricoltori ed artigiani, allora categorie prevalenti e particolarmente fragili), per affrancarsi dalla miseria e dal fenomeno diffuso dell'usura”.

E oggi?

“Da sempre e anche oggi, le Casse Rurali ed Artigiane, oggi Banche di Credito Cooperativo, hanno mantenuto uno strettissimo rapporto con il territorio di riferimento, intrecciando la propria storia con quella delle comunità, tanto da conquistarsi a pieno titolo l'appellativo di ‘banca locale’. Di più, nella nostra regione un progressivo processo di semplificazione e quindi aggregativo del panorama bancario locale, ha fatto sì che le originarie 5 Casse Rurali oggi trovino corrispondenza nella unica banca di credito cooperativo regionale, forte oramai di circa 8mila soci”.

Mentre molte grandi banche hanno lottato per sopravvivere alla crisi economica globale, le reti di cooperative finanziarie, banche di proprietà dei correntisti, hanno resistito alla tempesta e ne sono uscite rafforzate...

“Negli anni roventi della crisi finanziaria globale (2007-2010), le attività delle BCC sono cresciute mediamente del 10% e la clientela è cresciuta del 14%; solo il 7% delle BCC ha subito perdite in quello tsunami finanziario”.

Perché?

“Perché la stabilità e l'avversione al rischio fanno parte del DNA delle BCC, perché il credito viene frazionato in moltissimi operatori, e così facendo lo stesso rischio di impresa bancario, ovvero quello rappresentato dall'attività di recupero dei crediti, viene anch'esso frazionato su numerosissima clientela”.

Le politiche creditizie delle BCC risultano eticamente e socialmente sostenibili; si evidenzia, per esempio, l'accordo tra alcune BCC e le locali sedi della Caritas, che hanno permesso di aiutare decine di soggetti in difficoltà. Microcredito non solo a parole dunque?

“I prodotti di investimento offerti, nonché la consulenza sulle esigenze di finanziamento per le imprese, vengono pertanto offerti e praticati esclusivamente nell'ottica di contenimento dei rischi sia per la clientela che per la banca; è ben chiaro, infatti, a tutti gli operatori della BCC, dagli amministratori agli operatori di sportello, che la banca appartiene ai soci, e l'attività bancaria deve essere espletata con l'obiettivo di sostenere economicamente gli operatori economici del vicino territorio, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del sistema Credito Cooperativo è quindi produrre utilità e vantaggi, creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei Soci e della comunità locale”.

I pilastri su cui poggia la Bcc Valdostana?

“Solidarietà, professionalità ed efficienza sono gli aspetti imprescindibili dell'attività del sistema creditizio cooperativo”.

p.m.

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