CRONACA - 05 agosto 2013, 16:40

DEGRADO: Aosta città turistica non ha rispetto neanche per i morti

Qui e nella foto in basso, come si presenta oggi il Cimitero torico di Sant'Orso

Qui e nella foto in basso, come si presenta oggi il Cimitero torico di Sant'Orso

Un anno fa l'amministrazione comunale di Aosta aveva promesso di aprirlo a residenti e turisti almeno due volte alla settimana, ma ancora oggi resta chiuso da un pesante lucchetto il cancello del Cimitero storico di Sant'Orso, e forse è meglio così.

Costruito agli inizi dell'Ottocento quasi a ridosso della Collegiata, nel cimitero di Sant'Orso sono sepolte numerose personalità della cultura, della scienza e della politica valdostana, decedute tra la prima metà dell'Ottocento ed i primi decenni del Ventesimo secolo. Peccato che le tombe dei personaggi illustri della Valle siano a loro volta 'sepolte', è il caso di dirlo da erbacce alte un metro e sterpaglie che formano un intrico impossibile da attraversare. Gli arbusti e le gramigne non hanno risparmiato nemmeno la cappella gotica dei Conti Crotti di Castigliole. Quando nel 2012 i volontari dell'associazione 'Amis du cimetière du Bourg' lo ripulirono da cima a fondo restituendogli dignità, la giunta comunale si abbandonò a proclami d'ottimismo, assicurando che il degrado non sarebbe mai più tornato a regnare fra le alte mura del cimitero.

Così non è stato: i fondi per il verde pubblico di Aosta in pochi mesi han subìto un taglio da 'marines', passando da quasi 600 mila euro a poco meno di centomila. Impensabile, con questo minimo plafond a disposizione, che una parte di denaro potessere essere destinata alla manutenzione del Cimitero di Sant'Orso, già trascurato quando i soldi c'erano per davvero. E così Aosta da città turistica si conferma città incapace di rispettare persino i propri defunti 'eccellenti'. Il vicesindaco Alberto Follien assicura, dal canto suo, 'il taglio immediato delle erbacce che deturpano le tombe del Cimitero storico".

patrizio gabetti

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