Per la Juventus in ritiro a Chatillon, e soprattutto per i suoi tifosi, quella di sabato è stata la giornata di Andrea Agnelli.Bagno di folla per il presidente dei bianconeri, che si è concesso all'abbraccio e alle fotografie di oltre 5mila tifosi saliti al ritiro valdostano da tutta Italia (e qualcuno dalla Francia e dalla Svizzera).
Agnelli ha firmato autografi e non ha negato sorrisi e strette di mano a nessuno, ricevendo in cambio un collettivo “Grazie Presidente!”.Nessuna dichiarazione ufficiale, però, da parte di Agnelli, che ha pranzato con la squadra e ha assistito a parte dell'allenamento, per poi concedersi all'abbraccio del popolo juventino al Summer Village.E' tornato invece a parlare e a vivere l'emozione di una conferenza stampa il giocatore Simone Pepe, al suo rientro dopo l'incredibile serie di infortuni che lo hanno condizionato nella scorsa stagione.
''Per me questo è stato un anno da incubo, come un anno di carcere'' ha detto il centrocampista, che non vede l'ora di tornare a scendere in campo. Fosse per lui, sarebbe pronto a giocare già il 18 agosto, nella finalissima di Supercoppa contro la Lazio. Pepe è una pedina utilissima per Antonio Conte, tanto più se il tecnico dovesse confermare l'intenzione di provare l'innovativo 3-3-4 sperimentato allo stadio Brunod di Chatillon.Pepe ha ammesso di aver passato un anno difficilissimo.
''Mi hanno aiutato la nascita di mia figlia e la società, l'affetto dei compagni, del mister. Non mi sono mai sentito solo. Ma è stata durissima''. E alla domanda se questa è una Juventus pronta per il terzo scudetto di fila, il centrocampista ha risposto ''L'appetito vien mangiando'' .





