Il pericolo rimane, anche se si muove a una velocita' dimezzata rispetto a quella rilevata 12 giorni fa - circa 3 millimetri all'ora rispetto a 6 mm/h - la frana del Mont de La Saxe a Courmayeur, per la quale lo scorso 19 maggio e' scattata la fase di allarme.
L'attuale valore di scivolamento della massa franosa è superiore a quello di soglia (2 mm/h) e Davide Bertolo, dirigente della struttura Attivita' geologiche della Regione, spiega che "insieme alla neve che permane in quota a causa della temperatura che stenta a risalire, soprattutto nella notte, la velocità di caduta non consente di revocare lo stato di allarme".
Ieri il sindaco di Courmayeur Fabrizia Derriard ha disposto con un'ordinanza il libero accesso, dalle 7 alle 21.30, in tutta l'area che era stata evacuata per l'accelerazione della frana da 645.000 metri cubi.
"Su richiesta del comune, considerata l'evoluzione delle nostre conoscenze e del sistema di monitoraggio, abbiamo spiegato che siamo in grado di osservare i segnali che precedono il crollo imminente", spiega Bertolo. Nel dettaglio i segnali sono "i crolli continui e frequenti e le accelerazioni anomale", queste ultime rilevate dalle reti di monitoraggio.





