Il Museo MIIT di Torino ospita, dal 18 maggio al 4 giugno, l’antologica dell’artista valdostano Gabriele Maquignaz, presentando una selezione di opere pittoriche e scultoree realizzate dai primi anni del Duemila ad oggi. Si tratta di collages creati assemblando oggetti quotidiani, dipinti espressionisti e astratti in cui il colore e la materia rivestono un ruolo primario, sperimentazioni con metalli, legno, plastiche, resine, sculture in bronzo a cera persa e acciaio. E’ un percorso elaborato e stupefacente, esempio di creatività ed energia posta al servizio dell’arte, di un’idea di bellezza e potenza sposata a un profondo senso del sacro e della spiritualità. La formazione artistica di Maquignaz nasce dalla passione e dall’osservazione dei maestri, dall’indagine condotta sui grandi del passato, da Picasso a Ernst, da Arman a Vedova e dall’innata necessità di esprimersi attraverso il colore e la forma, la manipolazione della materia che si fa immagine. Nell’utilizzo e nella trasformazione di oggetti di uso comune in opere d’arte, Maquignaz elabora un concetto di creatività suggestivo e plastico, in cui l’armonia dei contrasti risulta vitale nell’elaborazione delle composizioni. Tra i prossimi appuntamenti espositivi internazionali che lo vedranno protagonista, segnaliamo le esposizioni “Luxury Art” al Museo Altes Dampfbad di Baden-Baden, l’Internazionale Italia Arte al Museo Künstlerforum di Bonn, l’International Biennial of Contemporary Art alla Zhou Brothers Art Center Foundation di Chicago, curate da Italia Arte con il patrocinio di primarie Istituzioni artistiche e culturali italiane ed estere, mentre, negli scorsi anni, Maquignaz ha presentato i suoi lavori presso importanti istituzioni pubbliche come il Palais des Congrès di Parigi, gli Istituti Italiani di Cultura di Praga, Sofia, Copenaghen e Colonia, la Fondazione AEM di Milano, La Società Promotrice delle Belle Arti Circolo degli Artisti Casa di Dante di Firenze, il Miami River Art Fair, il Museo Regionale di Scienze Naturali, la Sala delle Colonne del Castello Reale del Valentin o e il Politecnico di Torino e molte altre. Scrive il professor Paolo Turati, collaboratore di Christie’s Italia: “Gabriele Maquignaz ha sicuramente nelle vene la razionalità della “seconda vista” di un Marcel Duchamp, il Nostro, quando riesce a ridare fuoco al ferro tratto dalle rocce, a ricreare il calore del legno sotto il sole di antiche giornate assolate sugli altipiani, a rendere in forma“ramata” gli stilemi di simboli misteriosi ed arcaici. Neonewdadaista? Robert Rauschenberg e Jasper Johns non sono poi così lontani dalle sue “evoluzioni dell’anima”. Guido Folco, Direttore del Museo MIIT di Torino: “Maquignaz scardina quindi la realtà e il linguaggio artistico tradizionale, li trasforma in un sogno surreale e inaspettato partendo dalla quotidianità per arrivare all’infinito”.
INFORMAZIONI: +39 011.8129776
Museo MIIT, corso Cairoli 4 - 10123 Torino. Dal 18-5 al 4-6-2013.
Orario: mar-sab 15-19. Inaugurazione: sabato 18 maggio 2013, dalle ore 16 alle 21
www-museomiit.it







