ECONOMIA - 05 marzo 2013, 15:58

BANCHE: Il nuovo direttore generale Bccv, 'siamo l'unica banca in Valle a rimettere in circolo il denaro nel territorio'

Presentato dai vertici dell'istituto il manager Maurizio Bernabé, ex dirigente Montepaschi: promette 'tanti nuovi soci e maggior controllo sul rapporto creditizio'

Da sinistra il nuovo direttore generale della Bccv Maurizio Barnabé e il presidente della banca Marco Linty

Da sinistra il nuovo direttore generale della Bccv Maurizio Barnabé e il presidente della banca Marco Linty

Sfruttare il valore aggiunto di una banca cooperativa che, unica in Valle d'Aosta, “ha la missione sociale di rimettere in circolo denaro e prodotti finanziari nello stesso territorio regionale”, aumentare la base sociale portando quest'anno i soci ad almeno diecimila (oggi sono 8mila su un portafoglio di oltre 50mila clienti), incrementare la vigilanza sul rapporto creditizio: sono questi i primi obiettivi annunciati dal nuovo direttore generale della Banca di credito cooperativo valdostana-Bccv, Maurizio Barnabé, manager 42enne con 22 anni di esperienza bancaria e undici da dirigente, proveniente dal Monte dei paschi di Siena dove era responsabile del settore 'multicanalità' (banca on line) e nominato dal Cda della Bccv dopo un'accurata selezione tra venti candidati, proposti alla banca dall'agenzia di consulenza Spencer Stuart.

Barnabé, di origini torinesi, sposato e padre di tre figli, sostituisce Giuseppe Armand, andato in pensione dopo oltre 40 anni di lavoro in banca, dieci dei quali trascorsi ai vertici della Bva prima, e poi della Bcc. Nella conferenza di presentazione del nuovo manager, il presidente della Bccv Marco Linty ha ricordato 'l'insostituibile lavoro svolto da Armand e l'enorme apporto professionale che ha dato alla nostra banca, anche nei momenti difficili”: il riferimento, Linty non lo ha nascosto, è alla recente ispezione della Banca d'Italia, che aveva rilevato alcune irregolarità nella gestione di conti correnti e violazioni di natura amministrativa alle norme antiriciclaggio. “Una vicenda – ha detto il presidente della Bccv – dalla quale siamo usciti a testa alta, pagando la giusta sanzione per alcuni errori di valutazione ma rafforzati perchè l'indagine ha confermato la validità generale del nostro operato creditizio”.

“Vogliamo aumentare i nostri soci – ha spiega il neo direttore generale - sia per rafforzare il capitale, sia per gestire al meglio il nostro rapporto con il territorio, valorizzando al massimo il fatto che siamo l'unica Bcc presente in Valle d'Aosta e il nostro circuito finanziario è 'chiuso', nel senso che possiamo far circolare il denaro e i prodotti finanziari unicamente entro i confini della Valle: le altre banche italiane questo non possono farlo”.

La scelta del nuovo direttore generale e' stata compiuta “lasciando alle spalle localismi e personalismi”, ha precisato dal canto suo il presidente dell'istituto di credito. Barnabe' entra in Bcc valdostana (20 fliali e 124 dipendenti) dopo un anno segnato dalla bufera originata dalla multa della Banca d'Italia ma anche caratterizzato da buoni risultati gestionali: utile netto che dovrebbe attestarsi sui 2,5 milioni di euro, in linea con quello del 2011, crescita del 7,4 per cento del numero dei soci, aumento del 3,2 per cento della raccolta (544 milioni) e del 2,6 per cento degli impieghi (471 milioni). Cio' ha portato a un incremento del patrimonio di quasi il 23 per cento (46 milioni di euro). 

Per i prossimi due anni il piano industriale della Bcc prevede il raggiungimento dell'85 per cento della copertura del territorio con l'apertura di due nuovi filiali (a Champoluc quest'anno e a Gressoney-Saint-Jean nel 2014) che saranno dotati di sportelli virtuali tramite i quali i clienti potranno effettuare tutte le operazioni con l'assistenza in remoto di un operatore della sede centrale, nel normale orario di apertura.

patrizio gabetti

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