L'eclettico regista Gioele Dix porta in Valle d'Aosta un'autentica 'perla' teatrale, molto attesa dai valdostani appassionati di 'comic comedy'.
Nell’ambito della Saison Culturelle 2012/2013, va in scena venerdì 1 e sabato 2 marzo, alle ore 21 al Teatro Giacosa di Aosta, lo spettacolo 'Oblivion show 2.0: il sussidiario', con Grazia Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli.
Il nuovo tour teatrale ha debuttato il 23 ottobre a Roma per poi andare in scena nelle maggiori città italiane. I cinque artisti, cantanti e attori, cabarettisti e comici, resi celebri dalla rete, da quattro stagioni attraversano l’Italia in lungo e in largo con il loro particolare modo di fare teatro.
Oblivion Show 2.0 – il sussidiario, con la regia di Gioele Dix, è un compendio di musica e comicità che sa essere contemporaneamente commedia musicale e rivista, ma anche parodia e cabaret. Un’attualissima trasversalità di mezzi, dunque, in un gruppo innamorato di una comicità vecchio stile. Gli Oblivion strizzano l’occhio al cabaret, ma anche al café chantant, praticano una satira (di costume, ma non solo) così garbata da essere anche più corrosiva, inventano giochi tra musica e linguaggio.
Come numi tutelari il Quartetto Cetra e Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e la follia organizzata dei Monthy Python, il tutto legato dalla capacità vocale e interpretativa di un gruppo che fa della professionalità e della precisione scenica la sua linea guida. Gli Oblivion giocano per tutto lo show, indossando le vesti ora di innocenti boy-scout alle prese con un perfido disturbatore, ora rievocando le fumose atmosfere del Café-Chantant. Il cronometro scorre inesorabile e con ritmo forsennato tra motivetti retrò, sonorità tecno ed estetica Bollywoodiana.
Tuttavia, Oblivion Show 2.0 - Il sussidiario non è solo una corsa contro il tempo, travestimento e giocoleria musicale. Nel susseguirsi degli sketch, tra un cazzotto e una canzone mimata, si nasconde uno sguardo beffardo ma acuminato su una società che assomiglia sempre di più a una parodia.





