Il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale della Valle Aosta numero 34 del 11 dicembre 2012 dal titolo 'Modificazioni a leggi regionali in materia di professioni e altre disposizioni'. Secondo il Consiglio dei Ministri la normativa ''contiene disposizioni in contrasto con i principi in materia di tutela della concorrenza''.
Premettendo che lo Statuto speciale attribuisce alla Regione autonoma Valle d'Aosta potesta' legislativa in materia di guide, portatori alpini, maestri e scuole di sci, nella delibera si evidenzia che ''presenta profili di incostituzionalita' l'articolo 7 della legge, prevedendo che l'esercizio temporaneo della professione da parte di maestri di sci provenienti, con i propri clienti, da Stati membri dell'Ue diversi dall'Italia e' subordinato all'accertamento da parte della struttura regionale competente del possesso, anche sulla base dell'esperienza professionale maturata, di una idonea formazione professionale''.
''Dal che si evince che - prosegue la delibera - la professione di maestro di sci, ancorche' temporanea, puo' essere esercitata da parte dei professionisti provenienti da Stati membri dell'Unione Europea diversi dall'Italia, con propri clienti, solamente previo accertamento da parte della struttura regionale competente dell'idonea formazione professionale, anche sulla base dell'esperienza professionale maturata.
Detta disposizione, imponendo restrizioni all'accesso e all'esercizio della professione da parte di maestri di sci gia' abilitati in altri paesi membri dell'Unione Europea, sproporzionate rispetto all'obiettivo di garantire la sicurezza e la tutela dei fruitori dei servizi offerti e, dunque, ponendo un ostacolo ingiustificato all'accesso ed all'esercizio di tale professione, eccede dalle competenze statutarie''.





